La Procura di Catania ha disposto il sequestro della nave della Ong spagnola ProActiva Open Arms, da ieri ormeggiata nel porto di Pozzallo (Ragusa) dopo lo sbarco di 218 migranti che l’equipaggio aveva salvato e rifiutato di consegnare alla Libia. L’approdo in Italia è al centro dell’inchiesta per la mancata consegna alle motovedette libiche intervenute sul luogo del soccorso o a Malta. Il fermo della nave è stato eseguito su indagini della squadra mobile di Ragusa e del Servizio centrale operativo (Sco). Associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina è il reato ipotizzato dalla Procura di Catania: secondo l’accusa ci sarebbe una volontà di portare i migranti in Italia anche violando legge e accordi internazionali, non consegnandoli ai libici. Indagati dal procuratore Carmelo Zuccaro il comandante e il coordinatore a bordo della nave, identificati, e il responsabile della Ong, in corso di identificazione.
Articoli correlati

Il “capitano” prova a salvarsi con la chiamata di correo
di SERGIO SIMEONE* – “Pare che ‘o culo l’arrobba a cammisa” ( sembra che il culo gli rubi la camicia). Così si dice a Napoli di chi diffida talmente di tutto e di tutti da pensare che anche una parte del proprio corpo possa tramare contro di lui. E’ con […]

Libia: aereo di Tobruk abbattuto mentre bombardava al Qaeda
Un caccia-bombardiere di fabbricazione russa MiG-23 delle forze aeree del governo di Tobruk (riconosciuto dalla comunità internazionale) è stato abbattuto sui cieli di Bengasi. L’azione è stata rivendicata dall’Isis anche se manca una verifica da fonti indipendenti. Nasser el-Hassi, portavoce delle forze di Torbuk ha specificato che il jet “e’ […]

Dal pasticcio d’Egitto alle pretese del paladino di Sicilia
di NUCCIO FAVA* -In un paesino della Tuscia, Artena di Castro, c’è stato un gran parapiglia per la festa di san Rocco in calendario il 16 agosto. Parrocchiani e cittadini esigevano che si rispettassero giorno e orario tradizionali mentre il parroco – con avviso pubblico comunicato per tempo – aveva […]
Commenta per primo