Incendio ed esplosione nella sede della polizia urbana a Mirandola (Modena): 2 donne morte e 20 intossicati. Fermato un nordafricano senza fissa dimora. Salvini esulta, il M5s ribatte

Esplosione provocata da un incendio la notte scorsa nella sede della polizia locale di Mirandola, grosso comune delle provincia di Modena. Il bilancio è di due donne morte, un’anziana, Marta Goldoni, e la sua badante di 74 anni, Yaroslava Kryvoruchko, e di 20 tra feriti (tra i quali il marito della signora morta) intossicati, tutti abitanti negli appartamenti adiacenti.

E’ stato fermato il presunto responsabile: un giovane nordafricano, che è stato trovato con un accendino e un berretto della polizia municipale che avrebbe rubato nella sede dei vigili urbani. I carabinieri ritengono di trovarsi in presenza di uno squilibrato. Il giovane, scappato da più case famiglia a Roma, era arrivato da alcuni giorni nel Modenese. La sera prima era stato trovato in stato di ipotermia alla stazione di San Felice sul Panaro e dunque soccorso dal 118 e ricoverato all’ospedale di Mirandola. Ma si è strappato la flebo dal braccio ed è fuggito. Lo hanno trovato nei pressi della sede della Polizia locale dopo l’incendio. Difficile stabilire la sua vera identità poiché ha usato più nomi ogni volta che in passato è  stato fermato.
Questo arresto ha indotto il ministro Salvini ad esternare via  Twitter il seguente pensiero: «Arrestato giovane immigrato nordafricano per il rogo che ha devastato la sede della Polizia locale di Mirandola: due morti, decine di feriti e intossicati. Una preghiera e un abbraccio alle famiglie delle vittime. Altro che aprire i porti! Azzerare l’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: a casa tutti!”

E a Salvini è arrivata subito la replica dal M5s attraverso l’agenzia Dire: “Ci sorprende ascoltare dal Viminale esortazioni da campagna elettorale, quando dovrebbe essere proprio il Viminale a chiarire perché quell’uomo con intenzioni omicide era libero di circolare in giro in Italia fino ad arrivare ad appiccare il fuoco a degli uffici della Polizia locale. Se fosse stato già rimpatriato oggi non ci troveremmo davanti a questa tragedia”.

E attacca Salvini anche il segretario Pd Nicola Zingaretti: “Solidarietà alle famiglie e al comune colpito, ora la giustizia deve fare rapidamente il suo corso e la persona che è stata presa è giusto che paghi duramente. Il ministro dell’Interno deve garantire la sicurezza nelle città, perché quello che sta emergendo è il fallimento totale della sicurezza. Invece di fare demagogia, Salvini risponda ai cittadini che chiedono sicurezza, perché, al di là delle chiacchiere di questi giorni, nel Dl sicurezza bis non c’è una riga sulla sicurezza nelle città”.

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