PERISCOPIO/ Quel segnale che non è arrivato da Marte

Nuccio-Fava-545x384di NUCCIO FAVA – Dal viaggio del nostro presidente del Consiglio a Washington escono rafforzati i rapporti Usa-Italia, anche se l’interlocutore è in uscita dalla Casa Bianca. Renzi ha incassato anche un endorsement sulle riforme,  in particolare su quella costituzionale con annesso referendum. Obama si è fatto contagiare – fin troppo si potrebbe quasi dire – giungendo ad esaltare non solo attitudini, doti e qualità umane e politiche del premier italiano, fino apparire quasi un “renziano” della Leopolda, definendosi un “tifoso di Renzi”, dichiarandosi favorevole al Si per il referendum ed in ogni caso chiedendo a Renzi di non lasciare la politica in caso di esito negativo della consultazione del 4 dicembre.
Renzi è apparso entusiasta e ha espresso ammirazione per il presidente Obama. Non sono mancate però in Italia riserve e critiche sull’eccesso di interventismo del presidente americano, specie sul referendum. Ovviamente in un mondo interconnesso accade sempre più che gli eventi di un paese vengano sottoposti a giudizio e valutazioni oltre i confini nazionali. È naturale dunque e non c’è da scandalizzarsene eccessivamente,  anche se maliziosamente è stato ricordato che un fervore analogo da parte di Obama sulla Brexit non ha influenzato troppo i britannici e non ha impedito il ritiro dalla vita politica del premier David Cameron.
Peccato che tra tanta esultanza sia mancato  il segnale da Marte della sonda spaziale europea impegnata nella straordinaria impresa di raggiungere Marte. Gli scienziati che hanno operato con un importante  contributo tecnologico e di ricerca da parte dell’Italia sono rimasti in parte delusi ma solo in parte perché la sonda ha comunque raggiunto la superficie del pianeta e rappresenta in ogni caso una serie di dati e di conoscenze di grande rilievo e importanza per il futuro.
Marte a parte, però, in Italia i problemi restano intatti e durante il soggiorno americano Renzi avrà sicuramente avuto modo di apprendere i dati sull’aggravarsi delle povertà, della disoccupazione e del lavoro che non c’è, insieme al confronto con le autorità di Bruxelles sulla manovra di bilancio e sulle sue criticità.

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