L’annuncio di Giuseppe Conte dopo le dimissioni di Fioramonti/ Il ministero dell’Istruzione sdoppiato: la Scuola alla sottosegretaria Azzolina, Università e Ricerca al Rettore dell’Ateneo di Napoli Gaetano Manfredi

La notizia l’ha data in diretta durante la lunghissima conferenza stampa di fine anno il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: il ministero dell’istruzione – dopo le dimissioni di Fioramonti – sarà sdoppiato in due (come era in passato) senza che il numero dei membri del governo aumenti: il Ministero della Scuola, affidato alla sottosegretaria  Lucia Azzolina, e il Ministero dell’Università e della Ricerca, affidato a Gaetano Manfredi. (nelle foto a lato)

Gaetano Manfredi è Rettore dell’Università Federico II di Napoli nonché presidente della Conferenza dei Rettori.

Lucia Azzolina è dirigente scolastico, ed è attualmente sottosegretario alla Scuola in quota M5S.

Nel dare l’informazione, Conte ha affermato: «Ringrazio il ministro Fioramonti: abbiamo la necessità, l’ho già detto, di rilanciare il comparto della università. Non è vero che non abbiamo compiuto passi avanti, penso alla Agenzia nazionale delle Ricerche. Ora fare qualche sforzo in più, penso da aumentare i fondi per il diritto allo studio. Sono convinto che la cosa migliore per potenziare il settore sia separare la scuola dall’Università, come fu fatto nel 2008″.

«Metterò tutto il mio impegno per riportare i ragazzi e il loro futuro al centro del sistema di Istruzione e del Paese. Non vedo l’ora di cominciare». Così in un post la ministra all’Istruzione Lucia Azzolina designata dal premier Conte. «Guidare il Ministero dell’Istruzione sarà per me un grande onore. Non nascondo l’emozione che – aggiunge – provo in questo momento. Nella scuola ho passato gli anni più belli della mia vita, prima come studentessa e poi come insegnante. Alla scuola voglio restituire ciò che mi ha dato”.

«Università e ricerca diventino fattori di sviluppo e crescita per il Paese, ma anche elementi unificanti, per fare in modo che i giovani abbiano le stesse opportunità in qualunque parte d’Italia»: sono due degli obiettivi indicati da  Gaetano Manfredi in una dichiarazione all’ANSA, precisando: «Se mettiamo al centro la qualità delle persone non possiamo sbagliare. E’ la strada che intendo percorrere: su questo a volte mi si considera un po’ rigido, ma è un tema su cui non faccio negoziati. In condizioni sicuramente complicate – ha aggiunto – cercherò di fare il massimo per il nostro sistema».

Positive le reazioni dai partiti della maggioiranza di governo. Il ministro  Dario Franceschini, capodelegazione del Pd al governo, ha commentato: «Una scelta giusta separare Scuola da Università e Ricerca. L’accorpamento in questi anni ha rischiato di creare un ministero troppo grande. La scelta di un tecnico di grandissimo profilo come Gaetano Manfredi garantisce poi la centralità assoluta di ricerca e università nelle strategie del governo. Molti auguri anche a Lucia Azzolina che ha già seguito con competenza sin qui le politiche della scuola».

“Giusti e condivisibili gli obiettivi del Governo”, ha dichiarato a sua volta in segretario del Pd Nicola Zingaretti.

Esultante il capo politico del M5s, Luigi Di Maio sul Facebook: «Sono due nomi che ci riempiono d’orgoglio. Due ministeri, per ascoltare due mondi complessi, l’ennesimo segnale che per noi scuola, università e ricerca rimangono al centro della azione politica del governo. Il Movimento è pienamente soddisfatto”.

La vice ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Anna Ascani (Pd) ha scritto su Facebook: «Il presidente Conte ha appena dato due ottime notizie per scuola, università e ricerca. Che dimostrano che siamo pronti a rilanciare, senza indugi, sui temi fondamentali per lo sviluppo del Paese. Buon lavoro a Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi: competenza e serietà premiate!».

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