La telefonata televisiva “a scoppio ritardato” rilasciata dalla presidente Giorgia Meloni ai due attori russi ha invaso giornali e canali televisivi scatenando sospetti e polemiche. Eccone alcuni esempi

L’infortunio televisivo in cui è incappata colei che fino a un mese fa esigeva il rispetto di una sua direttiva (impartita all’ufficio stampa del Governo) – secondo cui doveva essere indicata (anche dai giornali) con il titolo al maschile (Il Presidente del Consiglio) e che da una settimana, annunciando urbi et orbi la rottura sentimentale con il suo compagno Andrea Giambruno, è ri-diventata, per sua scelta,  la signorina Giorgia Meloni, presidente del Consiglio)  – sta imperversando da ieri su tutte le tv e da stamattina su tutti i quotidiani non solo italiani per il trabocchetto telefonico che le è stato riservato da una strana coppia di attori comici russi, che sono riusciti a farle una intervista in cui lei si è spinta fino ad esprimere la sensazione (in realtà fondata) che cominci a diffondersi stanchezza anche in Italia per il protrarsi oltre (ogni previsione) della guerra Russia-Ucraina e per la fornitura di armi offensive al governo di Kiev, una constatazione accompagnata da dubbi anche in Italia su questa scelta.

Naturalmente, l’ammissione della Meloni (proprio perché fondata, ma anche perché lei ha affermato che sta riflettendo su quale possa essere il modo più opportuno per di spingere verso una prospettiva accettabile della fine delle ostilità che stanno procurando sia all’Ucraina sia alla Russia distruzioni e morti), ha prodotto reazioni soprattutto tra coloro che si oppongono agli sforzi, per esempio, di Papa Francesco a sostegno della necessità di arrivare alla fine delle ostilità in quel paese contro cui Putin ha dichiarato guerra.

Il singolare episodio telefonico in realtà è avvenuto il 18 settembre, anche se conserva la sua interessante efficacia, ma allarma il fatto che sia stato diffuso dalla Russia oggi perché conserva una attualità innegabile, tanto insospettire che la coppia di comici intervistatori l’abbia divulgato solo oggi, magari su input del Cremlino. 

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