La famiglia De Benedetti pronta a vendere alla Fiat la sua quota di maggioranza nella società editrice di “Repubblica”, “Espresso” e “Stampa” e importanti quotidiani locali

CIR, la finanziaria della famiglia De Benedetti, è in trattativa con EXOR, la finanziaria della famiglia Agnelli, per vendere la quota di controllo di GEDI, il gruppo che edita la Repubblica, l’Espresso, la Stampa e una serie di importanti quotidiani regionali come Il Tirreno, il Secolo XIX, il Piccolo, la Provincia  Pavese, le Gazzette di Ferrara, di Modena, di Mantova, la Tribuna di Treviso, nonché l’agenzia di stampa Agl.

Lo ha reso noto la Cir in una nota in cui si precisa che il Consiglio di Amministrazione di CIR è convocato per lunedì prossimo: «In riferimento alle indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa, su richiesta della Consob, Cir informa che sono in corso discussioni con Exor concernenti una possibile operazione di riassetto dell’azionariato di Gedi che condurrebbe all’acquisizione del controllo su Gedi da parte di Exor. Il Consiglio di Amministrazione di Cir – prosegue la nota – convocato per il prossimo lunedì 2 dicembre per l’ esame di tale possibile operazione e all’esito dello stesso saranno fornite al mercato le opportune comunicazioni».

Attualmente Cir possiede il 43,78% del capitale ordinario della società editrice (pari al 45,753% della quota sul capitale votante) mentre Exor ha il 5,992% (pari al 6,262 della quota votante).

La presa di posizione del Comitato di redazione di “Repubblica”: «Alla luce del comunicato sul possibile riassetto dell’azionariato di Gedi, il Cdr di Repubblica si impegna a tutelare in tutte le sedi l’autonomia, l’indipendenza, la libertà dei giornalisti e a difendere la storia di Repubblica e ciò che rappresenta sin dal giorno della fondazione: un presidio democratico del Paese.  Il Cdr si opporrà, inoltre, a qualsiasi tentativo di imporre ulteriori sacrifici a una Redazione già fortemente provata da tagli e stati di crisi ai quali ha reagito in questi anni con straordinario senso di responsabilità, professionalità e abnegazione».

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