Il deputato M5s Andrea Mura smentisce chi l’accusa di assenteismo: «Non navigo da settembre, mie presenze alla Camera al 59%». Ma viene espulso egualmente

Il deputato M5s e grande navigatore Andrea Mura,  accusato di assenteismo in parlamento per navigare con la sua barca invece di trovarsi a Montecitorio, e di conseguenza invitato dal capo politico del Movimento a dimettersi, fa sapere che quella è una balla e reagisce con sdegno all’accusa.

Mura (ritratto sulla sua barca in una foto del 2013)  ha dichiarato all’Ansa: «La notizia secondo cui avrei il 97% di assenteismo è totalmente falsa e infondata: la mia presenza fino al 19 luglio è pari al 59%: basta vedere i dati ufficiali della Camera dei Deputati. Poi non è vero che sto veleggiando perché la mia barca è ferma dal 30 settembre 2017».

«La stampa – dice ancora Mura – mi ha attribuito delle affermazioni false, da me mai pronunciate. Ho grande rispetto per l’attività del Parlamento e delle Istituzioni e non mi sognerei mai di dire cose del genere. A fronte di questa tempesta mediatica violentissima il Movimento mi ha ingiustamente abbandonato in mezzo al mare. Sono un navigatore solitario degli oceani, abituato ad affrontare con pazienza le burrasche più dure. Ho chiesto un confronto con i vertici del Movimento per chiarire presto l’intera vicenda».

Se le cose stanno così, Luigi Di Maio farebbe bene a prenderne atto e a trarne una lezione: accertarsi dei fatti prima di parlare. E ciò non vale soltanto per il caso Mura!

Ma nel pomeriggio di oggi è arrivata la notizia che Mura è stato espulso dal M5s. L’ha data la vice presidente cinquestelle del Senato, Taverna, su Facebook con questo messaggio: “Andrea Mura con il 96,8% di assenze in Parlamento ha dimostrato irresponsabi-
lità, menefreghismo e mancanza di rispetto verso gli italiani che lo hanno votato. Per questo il deputato Mura è  espulso dal M5S”.

A sua volta il capogruppo M5s alla Camera, D’Uva, ha scritto sul blog delle stelle: “Non è accettabile che un portavoce del M5S pensi di poter svolgere la propria  attività politica da una barca o da ca-
sa, snobbando l’Aula. Ci sono regole,  condivise da tutti, che devono essere  seguite con correttezza”.

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