Lettera anonima riapre il caso della morte di Madalina Pavlov

Si riapre del tutto il giallo di Madalina Pavlov: la ragazza morta il 21 settembre del 2012 precipitando da un palazzo in via Bruno Buozzi a Reggio Calabria. In un primo momento l’inchiesta fu archiviata in fretta: secondo gli inquirenti che condussero le prime indagini, infatti, la 21enne romena si suicidò. Ma il ‘Crime Analysts Team’ coordinato dalla criminologa Mary Petrillo ha riaperto il caso e la Procura reggina indaga per omicidio. Ora, il colpo di scena: una lettera anonima giunta allo studio romano dell’avvocato Antonio Petrongolo, legale della famiglia della vittima, conferma che Madalina non si suicidò.

L’argomento è stato approfondito a ‘La Storia Oscura’ su Radio Cusano Campus. L’avvocato Antonio Petrongolo, legale della famiglia della giovane, ha dichiarato: “I fatti risalgono a inizio dicembre ma per ovvi motivi fino a oggi abbiamo mantenuto il massimo riserbo, per poter sottoporre il tutto alla madalina 2magistratura. Questa missiva anonima, che poi in realtà è un foglio piegato in quattro con all’interno tutta una serie di descrizioni discorsive, è stata rinvenuta all’interno della cassetta delle lettere del mio studio a Roma. Una missiva che non è stata spedita via postale ma consegnata direttamente a mano da una persona che purtroppo è ancora sconosciuta, persona che stiamo cercando di individuare anche attraverso l’analisi delle riprese delle telecamere di zona. Una lettera in cui non sono riportate minacce contro di noi che indaghiamo sul caso. Ovviamente, di comune accordo col PM titolare dell’inchiesta, il contenuto della missiva non è stato divulgato ma è stato subito acquisito agli atti presso la Procura di Reggio Calabria. Si tratta di una missiva che apre nuovi scenari sulla morte di Madalina Pavlov contiene indicazioni molto utili, elementi precisi e interessanti per quanto concerne alcuni aspetti legati alla vittima: sia iniziative di natura personale della ragazza che l’ambiente da lei stessa frequentato prima di essere uccisa. Sì uccisa –ribadisce l’avvocato Petrongolo- perché il contenuto della lettera conferma definitivamente che Madalina non si suicidò ma fu assassinata. Ora dovremo stabilire se si trattò di omicidio volontario o preterintenzionale”.

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