Una serie Netflix sul Mostro di Firenze? Gli interessati smentiscono ma secondo molti si farà. Intanto arriva la dura reazione di alcuni parenti delle vittime. Il documetarista e scrittore Paolo Cochi: “Ennesima speculazione”

di SERGIO TRASATTI/ Mostro di Firenze: la presunta serie Netflix che non piace ai parenti delle vittime. A settembre saranno 38 anni dall’ultimo duplice omicidio del Mostro di Firenze: il serial killer che insanguinò la Toscana e in particolare il fiorentino dal 1968 al 1985 con 8 duplici delitti. Nonostante siano ancora in corso accertamenti sul Mostro di Firenze, sarebbe in arrivo un film in 4 puntate per la regia di Stefano Sollima destinato alla piattaforma Netflix. I rumors sulla serie Netflix sono stati anticipati a “Gazzetta ladra” su Radio Cusano Campus, dove i conduttori Fabio Camillacci e Lorenzo Capezzuoli Ranchi hanno anche ricordato che prossimamente è in programma un’udienza in tribunale che vedrà i legali delle due vittime francesi opporsi alla richiesta di archiviazione dei pubblici ministeri fiorentini Luca Turco e Beatrice Giunti.

Dura e indignata la reazione della sorella di una vittima del delitto del 1981. La sorella di Carmela De Nuccio, massacrata a soli 21 anni insieme al fidanzato Giovanni Foggi, 30 anni, nei pressi di Mosciano di Scandicci. Rosanna De Nuccio ha detto: “Ho intenzione di lasciare, di mollare la mia battaglia per la verità; ho sofferto troppo per tutto, mia sorella non mi verrà resa e io sto cercando di far guarire le ferite, almeno spero. Questa storia non avrà mai fine e io non me la sento di continuare. Inoltre, da quanto rivelato su Radio Cusano Campus, anche i legali dei familiari delle due vittime francesi sarebbero contrariati dalla notizia della nuova serie Netflix in arrivo; anche se il legale, l’avvocato Vieri Adriani, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

Altrettanto dura la reazione di un ex consulente di parte di alcune famiglie delle vittime: Paolo Cochi. Il documentarista e scrittore, sempre a Radio Cusano Campus, ha dichiarato: “Se faranno questa serie Netflix, ma mi dicono che Netflix smentisce, sarà l’ennesima speculazione destinata a riaffermare le ragioni della Procura che sta perdendo colpi a livello giudiziario; ma sarà negativa anche dal punto di vista storiografico, perché la gente finalmente comincia a dubitare che la vulgata dei maggiori media sia quella giusta. Insomma, sarebbe il bis di quella miniserie del 2009 trasmessa da Sky; fatta anche bene a livello drammaturgico, ma che non corrispondeva per niente alla verità”.

Le altre parole di Paolo Cochi. Il documentarista ha aggiunto: “Ripeto, Netflix da quanto ne so smentisce.  Inoltre,  da alcune fonti ho appreso che questa nuova serie rispolvererebbe la cosiddetta “pista sarda” con un audio definito “inedito”, che poi così tanto inedito non è. E soprattutto non dimostra nulla su uno dei fratelli Vinci coinvolti nell’inchiesta. Vinci che aveva un alibi per la sera del duplice delitto del 29 luglio 1984, quando il Mostro di Firenze uccise la 18enne Pia Gilda Rontini e il 21enne Claudio Stefanacci”. Insomma, Netflix smentisce ma l’idea di una serie tv sul Mostro di Firenze resta in piedi. Così pare.

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