CORONAVIRUS NEL MONDO/ AGGIORNAMENTO alle ore 24 del 14 marzo: superati i 150mila casi con 5600 morti. Situazione critica in Francia e Gran Gretagna. Contagiata anche la moglie del premier Spagnolo. Trump si sottopone al test. In Cina guarigioni all’81%

I contagi da covid-19 nel mondo hanno superato i 150 mila casi con un totale di 5.600 morti, secondo un monitoraggio della Jonhs Hopkins University. Le persone guarite sono  72 mila.Perfino la riunione dell’Eurogruppo di lunedì non si terrà più a Bruxelles ma verrà sostituita da una videoconferenza.

In Spagna la situazione è critica: sono 189 i decessi e oltre 6.000 i contagiIl governo spagnolo ha proibito tutti gli spostamenti che non siano dettati da cause di forza maggiore ma è consentito andare al lavoro e rifornirsi di beni alimentari. La Spagna è il secondo Paese in Europa ad avere il più alto numero di contagiati: tra questi anche la moglie del premier Pedro Sanchez, Begona Gomez (con il marito nella foto), risultata positiva al test, anche se – riferiscono fonti ufficiali –  sia lei sia il marito “stanno bene” ed entrambi rimangono nel Palazzo della Moncloa e “seguono in ogni momento le misure di prevenzione stabilite dalle autorità sanitarie”.

Il Louvre chiuso (foto Epa di Christophe Petit Tesson)  

I contagi in Francia hanno raggiunto nelle ultime 24 ore quota 4.500, con un aumento di 839 casi in 24 ore. I decessi sono aumentati di 12, e sono arrivati a quota 91. Pertanto la Francia ha deciso di chiudere tutti i luoghi pubblici “non indispensabili”, fra i quali ristoranti, bar, luoghi di culto (nella foto il Louvre chiuso).

In Gran Bretagna i dati ufficiali hanno fatto salire a 1.140 i casi accertati, a 21 le vittime e i test hanno avuto un’impennata superando quota 36.000: oltre 4.600 in un giorno. Un neonato è stato trovato positivo al test del coronavirus in un ospedale di Londra. Si tratta del più giovane contagiato in Gran Bretagna. Lo riporta il Guardian. La madre era stata contagiata dal Covid-19.

Dagli Usa si apprende che, alla fine,Donald Trump ha accettato di sottoporsi al test. Lui stesso ne ha dato notizia spiegando che ancora non c’è il risultato. Trump ha annunciato che la restrizione dei viaggi dall’Europa agli Stati Uniti sarà estesa al Regno Unito e all’Irlanda. Attualmente i casi accertati negli Stati Uniti sono oltre 2.500 in 49 Stati, più la capitale Washington. 50 le vittimeUna donna di 82 anni è stata la prima vittima del coronavirus a New York.

L’Iran annuncia altri 97 morti  nelle ultime 24 ore, portando il numero totale dei decessi finora a 611.

Anche la Libia ha dichiarato lo stato di emergenza e ha annunciato la chiusura dei porti e degli aeroporti del Paese a partire da lunedì.

Il Canton Ticino ha annunciato l’intensificazione delle misure mentre l’esercito è pronto a scendere in campo in aiuto degli ospedali. Tutti i ristoranti, i bar e i negozi, ad eccezione di farmacie e alimentari, saranno chiusi.

La Romania ha proclamato lo stato di emergenza nel Paese a partire da lunedì.

Il governo marocchino ha chiuso tutte le frontiere nella speranza di evitare l’ingresso di stranieri e isolare i marocchini. Ceuta e Melilla, le enclave spagnole in Marocco, sono completamente isolate. Il porto di Tanger-Med, il più grande d’Africa, ha chiuso il terminal per i passeggeri.

In Cina sono solo 4 i casi di infezioni al coronavirus registrati a Wuhan, capoluogo della provincia dell’Hubei e focolaio della pandemia. Secondo gli aggiornamenti forniti dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese, si tratta del livello più basso da gennaio, quando è iniziata la raccolta dei dati. Per la prima volta, inoltre, i casi importati di infezione hanno superato quelli locali: sugli 11 complessivi di ieri, oltre ai 4 di Wuhan, gli altri 7 sono ‘contagi di ritorno‘, di cui 4 a Shanghai, due nel Gansu e uno a Pechino.

Più in generale la Cina ha avuto venerdì 11 nuovi casi di coronavirus e 13 morti, tutti nell’Hubei, la provincia epicentro dell’epidemia. Secondo gli ultimi aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale, ci sono stati anche 17 nuovi casi sospetti, 1.430 persone dimesse dagli ospedali e un calo di pazienti in condizioni critiche di 410 unità, a 3.610. Il totale delle infezioni si è attestato a 80.824, comprensivo di 12.094 pazienti ancora sotto trattamento medico, 65.541 guariti e 3.189 decessi. La percentuale di guarigione è salita all’81%.

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