L’abolizione dei brevetti sulla produzione dei vaccini proposta da Biden accolta dal sì dell’Italia e dell’Europa (meno che dalla Germania). Ma i grandi produttori si oppongono

Manifestazione pro “Vaccini liberi” negli Stati Uniti (foto AFP di Saul Loeb)

L’Europa (e l’Italia per bocca del presidente del Consiglio) è favorevole alla proposta del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, di deroga sui brevetti dei vaccini e sarà oggetto del summit informale dei leader europei in programma ad Oporto nel fine settimana.
Il Parlamento europeo è pronto a discutere qualsiasi proposta che aiuterà ad accelerare il processo di vaccinazione a livello globale“, ha scritto su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.In questi tempi eccezionali, dobbiamo assicurarci che i brevetti e le licenze lavorino per proteggere gli interessi di tutti“, aggiunge.

L’Europa ha apprezzato l’iniziativa degli Usa. “L’Ue è pronta a discutere qualsiasi proposta che affronti la crisi” del Covid “in modo efficace e pragmatico.

Questo è il motivo per cui siamo pronti a discutere di come la proposta degli Stati Uniti per una deroga alla protezione della proprietà intellettuale” dei brevetti “per i vaccini Covid potrebbe aiutare a raggiungere tale obiettivo”, ha spiegato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nel suo intervento sullo stato dell’Unione.

I vaccini sono un bene comune globale. È prioritario aumentare la loro produzione, garantendone la sicurezza, e abbattere gli ostacoli che limitano le campagne vaccinali“, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi.

“L’annuncio dell’amministrazione Biden, favorevole alla sospensione dei brevetti, è un segnale molto importante. L’Italia c’è, l’Europa non perda questa occasione e dimostri di essere unita e coraggiosa”, ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Serve un libero accesso ai brevetti sui vaccini anti Covid – prosegue -. È una corsa contro il tempo e c’è bisogno della collaborazione di tutti per evitare di essere travolti dalle varianti del virus. Ogni Stato deve avere le stesse opportunità ed è fondamentale, davanti a questa emergenza, liberalizzare la produzione”.

“La svolta di Biden sul libero accesso per tutti ai brevetti sui vaccini è un importante passo in avanti. Anche l’Europa deve fare la sua parte. Questa pandemia ci ha insegnato che si vince solo insieme”, ha scritto sempre su Fb il ministro della Salute Roberto Speranza.

La Germania è “aperta” alla discussione sulla revoca della protezione dei brevetti sui vaccini, secondo il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas. Ma Angela Merkel ha reagito con scetticismo all’iniziativa degli Stati Uniti di rilasciare temporaneamente i brevetti sui vaccini al fine di accelerarne la distribuzione globale. Lo riporta Süddeutsche Zeitung citando una portavoce del governo: “La protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro”, ha detto la fonte.

Emmanuel Macron, si dice “del tutto favorevole” alla revoca dei brevetti sui vaccini. Il presidente francese ha visitato il nuovo vaccinodromo gigante della Porte de Versailles, nel sud-ovest di Parigi. “Si. Dobbiamo evidentemente fare di questo vaccino un bene pubblico mondiale”, ha continuato il presidente della Francia, sottolineando al tempo stesso che la priorità, nel breve termine, è “la donazione di dosi” nonché “produrre in partenariato con i Paesi piu’ poveri”.

Svolta di Joe Biden sui vaccini: l’amministrazione Usa ha annunciato di essere favorevole a rimuovere le protezioni dei brevetti per i vaccini contro il Covid-19 ed è impegnata “attivamente” in questo senso nei negoziati in corso al Wto.

Una mossa che potrebbe spianare la strada ad una accelerazione della produzione e della distribuzione delle dosi in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi più poveri, ma che ha già fatto crollare in Borsa i titoli delle case farmaceutiche.

“Si tratta di una crisi sanitaria mondiale e le circostanze straordinarie della pandemia invocano misure straordinarie”, ha spiegato la rappresentante Usa per il commercio Katherine Tai in un comunicato. “L’amministrazione Biden crede fermamente alle protezioni della proprietà intellettuale ma per mettere fine a questa pandemia sostiene la revoca di certe protezioni per i vaccini anti Covid-19”, ha sottolineato. La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki aveva anticipato che Joe Biden era a favore di questa revoca e che il presidente ha intenzione di parlarne nelle prossime ore.

L’annuncio è arrivato alcune ore dopo che la direttrice generale del Wto, Ngozi Okonjo-Iweala, ha parlato a una riunione a porte chiuse degli ambasciatori dei Paesi in via di sviluppo e sviluppati che litigavano sulla questione ma erano d’accordo sulla necessità di un più ampio accesso ai trattamenti per il coronavirus. Secondo un portavoce dell’organizzazione mondiale per il commercio, Keith Rockwell, un panel del Wto per la proprietà intellettuale dovrà occuparsi di nuovo della proposta a una riunione preliminare questo mese, prima di una riunione formale in programma per l’8 e il 9 giugno.

La decisione degli Stati Uniti di sospendere i brevetti dei vaccini anti-Covid è “deludente”. E’ quanto sostiene l’Ifpma, la Federazione internazionale delle aziende farmaceutiche con sede a Ginevra. “Siamo totalmente in linea con l’obiettivo che i vaccini siano rapidamente e equamente distribuiti nel mondo. Ma come abbiamo ripetuto più volte, una sospensione è la risposta semplice ma sbagliata a un problema complesso”, si legge in un comunicato.

“Sorprendono e preoccupano le dichiarazioni e le iniziative internazionali volte a ridurre o ad annullare la tutela dei brevetti. Iniziative che, di certo, non risolvono il problema di avere subito più vaccini”, afferma Farmindustria, sottolineando che la deroga ai brevetti “non servirebbe ad aumentare la produzione né a offrire le soluzioni necessarie per vincere la pandemia. Potrebbe avere invece l’effetto opposto: dirottare risorse, materie prime verso siti di produzione meno efficienti. E potrebbe determinare l’aumento della contraffazione a livello globale”.

Tonfo a Wall Street per Moderna, il cui titolo è arrivato a perdere oltre il 9% dopo avere presentato i conti del primo trimestre dell’anno. Secondo gli analisti l’andamento è legato a entrate leggermente inferiori alle attese (1,94 miliardi di dollari rispetto ai 2,03 miliardi delle previsioni), ma è anche l’effetto dell’annuncio dell’amministrazione Biden di revocare i brevetti per i vaccini. Pfizer, l’altra azienda americana che produce un vaccino anti Covid, è arrivata a perdere oltre il 2% all’inizio della giornata di contrattazioni.

“I brevetti non sono il fattore limitante della produzione e dell’approvvigionamento del nostro vaccino. Non aumenterebbero la produzione mondiale né l’approvvigionamento delle dosi di vaccini nel breve e medio termine” per il laboratorio tedesco BioNTech, che produce il vaccino insieme all’americana Pfizer.

E l’ad di Pfizer, Albert Bourla, dice di essere “per nulla” favorevole alla rimozione dei brevetti sui vaccini anti-Covid.

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