Europei Under 21: l’Italia di Gigi Di Biagio cade all’esordio contro la Svezia, ora si fa dura

berardidi Fabio Camillacci/

L’Italia Under 21 getta al vento un’occasione d’oro all’esordio nell’Europeo  di categoria in Repubblica Ceca; e “ora si fa dura” per usare le parole del ct Gigi Di Biagio.  A Olomuc, gli azzurrini sono stati battuti 2-1 in rimonta da una Svezia che a fine primo tempo sembrava con le spalle al muro, sotto di un gol e con un uomo in meno, ma, nella ripresa ha trovato energie insospettabili e ha approfittato di ogni errore degli avversari in una partita ricca di colpi di scena, con due rigori e altrettante espulsioni. La superiorità tecnica dell’Italia e il nuovo modulo hanno prodotto superiorità in campo e occasioni, ma veri pericoli per la porta svedese sono arrivati col contagocce.

Le colpe degli azzurrini. La nostra Nazionale non è stata in grado di chiudere la partita e alla fine il risultato è stato determinato da una sequela di errori: il fallo da espulsione di Milosevic su Belotti per il vantaggio azzurro su rigore al 29′ del primo tempo; il clamoroso “liscio” di Sturaro che ha favorito il pareggio di Guidetti all’11 della ripresa; il rosso allo stesso juventino per una reazione evitabile al 35′ e infine l’uscita in ritardo di Bardi che al 41′ ha provocato il penalty decisivo per gli svedesi.

Amarezza Di Biagio. Al termine del match il ct azzurro ha detto: “Dovevamo essere in grado di chiudere la gara, ora la strada è in salita. Ora si fa dura, il risultato è pesante, dobbiamo guardare avanti”. Pochi avrebbero puntato sulla Svezia alla fine del primo tempo, ma l’ostica e quadrata squadra di Ericson ha trovato invece le energie giuste diventando così la favorita per l’accesso alla semifinale. Mentre per l’Italia la partita di domenica con il Portogallo è già quasi un’ultima spiaggia.

Il match. Di Biagio ha optato per il modulo 4-3-3 schierando in avanti Battocchio, Berardi e Belotti, bravi gli ultimi due a trovarsi tra loro nelle prime fasi di gioco fino a confezionare l’azione che ha portato al rigore del vantaggio azzurro. Il centrocampo con Viviani, Baselli, preferito a Cataldi, e Sturaro ha fatto il suo dovere nel primo tempo, ma sulla coscienza dello juventino pesano due errori gravi: peraltro, Sturaro rischia due turni di stop e il suo Europeo potrebbe essere già finito. Nella Svezia si è fatto notare soprattutto l’atteso Guidetti, autore del pareggio, che alla fine ha chiosato con eleganza ricordando un mito del calcio svedese e italiano: “Aveva ragione Liedholm, in dieci si gioca meglio”. La sua rete, inattesa, a inizio ripresa ha sconcertato gli azzurrini, che si sono buttati in avanti a testa bassa ma l’unico brivido per Carlgren è venuto da un tiro alla mezz’ora di Cataldi, da poco entrato al posto di Baselli. L’uno-due da ko, l’espulsione di Sturaro e l’uscita spericolata di Bardi che ha portato sul dischetto Thelin, si è concretizzato nei 10 minuti finali, trasformando la serata azzurra in una disfatta. Peccato.

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