A RUOTA LIBERA/ rubrica (n. 63) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaMercato auto UE sale al ralenti – Apertura in modesta crescita per il mercato auto dell’UE. In gennaio sono state immatricolate nei 28 mercati nazionali dell’Unione 1.061.150 autovetture con un incremento del 6,2% (contro il 9,3 del 2015). Decisivo nelle immatricolazioni nella UE è stato, come sempre, l’apporto dei cinque maggiori paesi dell’area, anche se va segnalato che dei 28 mercati nazionali dell’Unione ben 23 hanno il segno più in gennaio. Crescite consistenti si sono avute nei mercati ancora lontani dai livelli ante-crisi, come quello italiano, dove le immatricolazioni sono cresciute del 17,4% e quello spagnolo (+12,1%). Più contenuti sono gli incrementi degli altri tre maggiori mercati e cioè la Germania, il Regno Unito e la Francia in cui l’impatto della crisi iniziata nel 2008 è stato più contenuto che nei paesi della fascia meridionale della zona euro. Ecco il dettaglio

In Germania le vendite di auto crescono del 3,3% nel mese di gennaio, che chiude con 218.365 unità contro le 211.337 di gennaio 2015. Le vendite del canale noleggio restano predominanti passando dal 66% al 69% di quota di mercato, mentre i privati registrano il 31% degli acquisti del mese. Rispetto a gennaio 2015, inoltre, ottimi risultati arrivano dalle 2.814 vetture ibride che aumentano i propri volumi del 48,7%, flettono invece le vetture elettriche (-27,6%) che segnano una quota dello 0,2%, mentre restano preferiti il diesel (al 48,7% di quota) e la benzina (al 49,6% del totale).

Nel Regno Unito, dopo un 2015 da record, arriva il miglior gennaio dal 2005 (quando furono vendute 181.474 auto), facendo registrare 169.678 autovetture vendute, in crescita del 2,9% rispetto alle 164.856 dello scorso anno. A condurre la crescita il canale dei privati, che con 73.061 immatricolazioni è aumentato dell’8,2% rispetto a gennaio 2015, e quello delle società, incrementato 5%, in rappresentanza rispettivamente del 43,1% e 4% del mercato. Ottima perfomance di vendita per le vetture a basso impatto ambientale che guadagnano il 32,1% rispetto a gennaio 2015, grazie alle 6.075 unità vendute (1.477 in più dello scorso anno), raggiungendo una quota del 3,6%, verso il 2,8% di gennaio 2015. Quota in crescita (48,5%) per il diesel che immatricola 82.311 (+0,6%), mentre la benzina si attesta al 47,9% di quota con 81.292 immatricolazioni (+3,7%). Per il 2016 si prevede una crescita dell’1,5-1,8% a 2.680.000.

In Francia il primo mese del 2016 segna un incremento del 3,9% rispetto a gennaio 2015, avendo registrato 138.400 immatricolazioni, 5.200 in più rispetto alle 133.170 dello scorso anno. Cresce il canale delle società (37,5% di rappresentatività) e del noleggio (12% di quota sul totale mercato), ma calano leggermente i privati che perdono lo 0,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con una quota del 50,5% sull’intero mercato delle vendite di auto. Secondo le previsioni, il 2016 dovrebbe essere caratterizzato da una ripresa economica modesta e graduale, interessata da una domanda interna supportata dal miglioramento delle condizioni del credito e dei livelli di fiducia. Tuttavia, le condizioni del mercato del lavoro restano difficili nonostante le misure intraprese dal Governo, la disoccupazione rimarrà su livelli alti anche nel 2016. Sulla base di questi elementi, la Global Insight prevede per il 2016 una crescita del 3,5% nelle vendite di automobili.

In Spagna l’anno 2016 si avvia con una crescita a doppia cifra (+12,1%), immatricolando un totale di 76.395 veicoli contro i 68.119 venduti nello stesso mese dello scorso anno. Considerando il giorno lavorativo in meno rispetto al 2015, gennaio 2016 fa registrare il miglior risultato dal 2008 e accumula 2 anni e 5 mesi consecutivi di risultati positivi. Obiettivo per il 2016, secondo le stime dell’ANIACAM (l’Associazione degli Importatori) è chiudere l’anno con 1.100.000 automobili nuove vendute (+6%). Stanno dando impulso al mercato l’attività economica, la fiducia dei consumatori, l’accesso al credito, la crescita del PIL, la creazione di impiego e il buon comportamento delle società di noleggio anticipando un’eccellente stagione turistica legata alla Pasqua.

Il fisco spinge gli LCV al +28% – “Il mercato dei veicoli commerciali, confermando il trend degli ultimi mesi dello scorso anno, apre il 2016 con una robusta crescita a doppia cifra”, afferma Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, il cui centro studi ha diffuso i dati di gennaio: immatricolati 11.785 autocarri con ptt fino a 3,5 ton (+28%, quasi 2.600 veicoli in più rispetto ai 9.208 del primo mese 2015). Secondo Nordio “stanno avendo un ruolo importante di acceleratore degli acquisti le agevolazioni fiscali introdotte dal 15 ottobre scorso nella Legge di Stabilità (super-ammortamento), che consentono di portare in ammortamento il 140% del costo di acquisto dei beni strumentali. Già dal mese di novembre 2015 si sono visti subito gli effetti positivi sulle vendite di veicoli da lavoro, confermati poi a dicembre e ora a gennaio. Nell’anno 2016, grazie a questi interventi, possiamo realisticamente prevedere una crescita dei veicoli commerciali a doppia cifra, vicina al 15%, attorno alle 155mila unità”.

A Wolfsburg se la ridono – La vicenda Volkswagen non ha nuociuto alle vendite della casa tedesca, ma al contrario le ha fatte crescere sul mercato europeo. E ciò sia per quanto riguarda le vendite ai privati che quelle alle società di noleggio. In Europa volano a +1,9%, in Germania lo scorso anno si è chiuso con un buon +3,9%, mentre a gennaio si registra una battuta d’arresto del -8%. La Volks sorride per i dati dello stesso mese relativi al nostro paese: +20% con 2mila auto in più, 1.200 delle quali acquistate da clienti privati. Preoccupa invece il fronte Usa. Il mercato americano non fa sconti al Dieselgate, condannando il marchio tedesco ad un -4,8% nel 2015 e ad uno sprofondo rosso di -14,6% a gennaio. Leonardo Buzzavo, docente di Strategie di Marketing all’Università Ca’ Foscari di Venezia, in una intervista al Corriere della Sera prevede che la Volkswagen riuscirà ad assorbire il colpo perché “il capitale di fiducia conquistato nei confronti della clientela è enorme”.

Attenti: pedoni al telefono – Curiosità dal web: due artisti svedesi hanno disegnato e costruito una serie di cartelli triangolari, molto simili a quelli già presenti sulle strade, che ravvisano un pericolo spesso ignorato o sottovalutato: le persone che camminano senza nemmeno alzare gli occhi dal cellulare. Alcuni di questi cartelli, rivolti agli automobilisti, sono stati piazzati lungo una delle principali strade commerciali di Stoccolma dov’è più frequente che i pedoni-telefonisti non dedichino la minima attenzione alla strada e al traffico, diventando così pericolosi non solo per loro stessi, ma anche per gli automobilisti e per gli altri utenti della strada.

Crisi passata per le gomme – La European Tyre and Rubber Manufacturers Association, ha pubblicato la consueta analisi delle performance del settore pneumatici in Europa. Dice il rapporto che nel 2015 le vendite da parte delle principali case produttrici di gomme, come Bridgestone, Michelin, Goodyear Dunlop, Pirelli, Continental Nokian Tyres, Hankook, Brisa, Cooper Tire, Apollo Vredestein, Marangoni, Trelleborg e Mitas, (il 20 per cento della produzione mondiale del settore) – sono salite del 6% a livello medio nel comparto delle auto. In dettaglio non tutti gli indicatori fanno però ben sperare: è vero infatti che è aumentata la produzione assoluta, che è tornata sui livelli standard pre-2001 (ovvero, prima del crollo causato dalla crisi), raggiungendo quota 4,8 milioni di tonnellate (ad esempio, nel 2013 il dato si era fermato a 4,67 milioni di tonnellate), ma allo stesso tempo sono diminuiti il fatturato globale, che è sceso a 72,408 miliardi di euro (nel 2013 era arrivato a 73,851 miliardi), e anche il numero di addetti impiegati in questo settore (-1 per cento tra i dati di fine 2013 e 2014), che ora sono in totale 350mila.

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