Gli scafisti spingevano i 49 migranti a botte nella stiva, ove sono morti

Migranti soccorsiChi tentava di uscire dalla stiva perché si sentiva soffocare veniva respinto con le botte e la minaccia di essere accoltellato. Questo è emerso dall’inchiesta sulla ennesima carneficina che si è consumata il giorno di ferragosto nel Mediterraneo. Quando la nave  “Cigala Fulgosi” della Marina militare italiana è andata in soccorso di un barcone con circa 400 persone a bordo a sud dell’isola di Lampedusa ha trovato nella stiva anche 49 cadaveri. Le vittime sono morte per il caldo e soprattutto per i fumi del motore del barcone.

“La nuova tragedia di oggi non sarà l’ultima se non si risolve il problema della Libia”, aveva commentato il ministro dell’ìInterno Angelino Alfano nella tradizionale conferenza stampa di Ferragosto. E con l’occasione ha fornito la cifra dei migranti sbarcati in Italia dal 1° gennaio ad oggi: 103mila, più o meno lo stesso numero dell’analogo periodo dello scorso anno. Ma in luglio il numero, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, è raddoppiato.

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