Riforma della scuola: governo battuto in Senato sul parere di costituzionalità

renzi-scuola-lavagna-620x372Redazione/

Il governo è stato battuto sul parere di costituzionalità alla riforma della scuola. Con 10 voti contrari e 10 a favore il parere in commissione Affari Costituzionali del Senato non passa per il voto determinante di Mario Mauro, senatore di Gal, che nei giorni scorsi ha annunciato l’uscita dalla maggioranza. L’esito è stato negativo per il governo nonostante che  la presidente Finocchiaro (ex rottamanda, poi risparmiata da Renzi), venendo meno a una prassi consolidata per i presidenti di commissione, abbia partecipato al voto e si sia espressa per il sì. I senatori di Ncd non sarebbero stati presenti al momento del voto.

“Da un punto di vista costituzionale la riforma della buona scuola è scritta male – osserva Mauro – pertanto fermiamoci e riscriviamola meglio”.

Il capogruppo di Fi Renato Brunetta a margine di una conferenza stampa in Senato, ha commentato l’esito della commissione con queste parole: “Il governo è andato sotto sulla pregiudiziale sul ddl Scuola. Per il governo è l’inizio della fine. Avevamo detto a Renzi che sarebbe stato un Vietnam e lui ha ironizzato. Adesso il Vietnam lo sta vivendo. Benvenuto ed auguri”.

A loro volta  i parlamentari del M5S delle commissioni cultura della Camera e del Senato criticano il presidente del Consiglio per l’intervento sulla riforma della scuola svolto nella direzione del Pd di ieri sera. “Renzi faccia a tutti la cortesia di tacere. Non se ne può più – dicono – delle sue bugie, piroette e scuse puerili rispetto a un provvedimento, il ddl Istruzione, irricevibile fin dal principio”, sostengono. “L’unica parte da preservare è quella relativa alle assunzioni. Per il resto va gettato nel cestino”,

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