ORRORE ULTRAS/ Tifoso del Liverpool in coma: arrestati due romanisti. La Roma ora rischia una stangata dall’Uefa. Intanto nell’altra semifinale Champions, colpo Real a Monaco

di FABIO CAMILLACCI/ Una rissa, scontri tra tifosi giallorossi e polizia, poi tra le due tifoserie. Prima della sfida di Champions tra Liverpool e Roma si sono vissuti minuti di tensione. E a farne le spese è stato Sean Cox, un tifoso irlandese dei Reds di 53 anni, colpito con una cinghia: ora è in coma, con gravi danni al cervello secondo quanto hanno riferito i familiari ai media britannici. La moglie, secondo altri parenti sentiti dal Mirror e dal Liverpool Echo, si sta chiedendo in queste ore “se non sia il caso di lasciarlo andare”. E nel tardo pomeriggio di mercoledì sono arrivati sviluppi importanti: due ultrà romanisti arrestati con l’accusa di tentato omicidio. Si chiamano Filippo Lombardi di 21 anni e Daniele Sciusco di 29. I due, secondo quanto si è appreso, sono stati identificati dagli agenti della Digos della Questura di Roma inviati in Gran Bretagna per collaborare al dispositivo di sicurezza messo in atto dalla polizia inglese.

I gravi fatti di Anfield Road. Sì è trattato di un vero e proprio blitz pianificato davanti all’Albert Pub, la casa dei tifosi del Liverpool. Un’ottantina di ultras della Roma, secondo quanto riferisce la polizia, in gran parte ragazzi incappucciati e armati di cinghie, è sbucato all’improvviso da Venmore Street, attaccando la tifoseria rivale alle 19:35 locali, poco prima dell’inizio della partita. Nella notte sono stati identificati e fermati i due tifosi giallorossi ritenuti responsabili dell’attacco (uno è stato prelevato all’interno dello stadio), hanno 25 e 26 anni e sono accusati di tentato omicidio. In totale sono stati nove i tifosi fermati (cinque italiani e quattro britannici) in seguito agli scontri per reati che vanno dall’aggressione al possesso di corpi contundenti.

L’agguato. Gli scontri, veloci e furiosi, sono stati filmati da diversi testimoni. Dopo l’agguato è rimasto a terra il tifoso del Liverpool, sposato e padre di due figli, ora ricoverato nel centro neurologico di Walton. L’uomo, che fa parte di un club di calcio gaelico, era andato a seguire la partita di Champions insieme al fratello. La moglie Martina è arrivata in aereo da Meath, in Irlanda, per stare accanto al marito, mentre i figli sono rimasti a casa in attesa di notizie. Nelle immagini pubblicate sui portali inglesi, si vede anche un ultrà giallorosso armato di un piccolo martello. La polizia ha acquisito gli scatti e ha fatto subito partire le indagini, aggiungendo che già nel pomeriggio, nel centro città, c’erano stati scontri, con forse gli stessi tifosi romanisti sempre protagonisti. In questo caso tutto sarebbe partito con un lancio di bottiglie da parte di qualche sostenitore di casa, che poi rimasto isolato sarebbe stato raggiunto dalla reazione veemente dei tifosi ospiti (nella foto a sinistra: il tifoso del Liverpool che adesso è in coma dopo il pestaggio).

La Roma condanna l’episodio. Il club giallorosso in merito a quanto accaduto ha pubblicato una nota sul proprio sito internet, in cui si legge: “L’ASRoma condanna nella maniera più dura possibile l’aberrante comportamento di una ristretta minoranza di tifosi in trasferta che, coinvolti negli scontri con i sostenitori del Liverpool nel prepartita di ieri, hanno arrecato vergogna al club e alla stragrande maggioranza dei romanisti che hanno avuto una condotta esemplare ad Anfield. Non c’è posto per comportamenti così vili nel mondo del calcio. Il club ha offerto la propria collaborazione al Liverpool Fc, alla Uefa e alle autorità. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti al tifoso del Liverpool ricoverato in ospedale e alla sua famiglia”.

Durissima la condanna dell’Uefa: “Siamo scioccati. Ora massima severità”. La Roma ora rischia: la Federazione europea infatti potrebbe comminare ai giallorossi un paio di gare a porte chiuse (cioè senza pubblico) nelle Coppe europee. E’ ancora presto per dirlo con certezza: bisognerà attendere l’esito delle indagini. L’eventuale squalifica riguarderà comunque le coppe della c prossima stagione. Ora c’è massima attenzione per la partita di ritorno, in programma il 2 maggio all’Olimpico: il piano sicurezza, secondo quanto appreso dall’Ansa, verrà messo a punto nei prossimi giorni durante un tavolo tecnico in Questura. Bonifiche nell’area dello stadio scatteranno già diverse ore prima della gara. Controlli rafforzati non solo all’Olimpico ma anche il centro storico della capitale dove i tifosi potrebbero riversarsi prima e dopo la gara.

Bayern Monaco-Real Madrid 1-2. Nel segno madridista l’altra semifinale di andata di Champions League. No, Ronaldo stavolta non ha segnato. Però ci hanno pensato Marcelo e Asensio (foto a sinistra) e il Madrid ha vinto lo stesso guadagnando una grande vantaggio sulla strada che porta alla finalissima di Kiev. A Monaco il Real ha battuto il Bayern 2-1 in rimonta, sesto successo consecutivo (e terzo in trasferta) in quella che è la sfida più ripetuta della Champions: 25 incontri con gli spagnoli che si portano sul 12-11 nelle vittorie e martedì prossimo al Bernabeu potranno difendere il vantaggio. Il Bayern è stato sfortunato, tre cambi dettati da infortuni (due nel primo tempo), sprecone in area e impreciso in costruzione. Solo Ribery ha lottato per tre. Il Real Madrid freddo e cinico, capace di produrre il suo letale uno-due quando i tedeschi esercitavano maggior pressione. Zinedine Zidane può nuovamente sorridere. Alla luce dei risultati delle due semifinali di andata si profila una finale Real Madrid-Liverpool; anche se nel calcio non c’è mai niente di scontato.

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