di ENNIO SIMEONE – E quattro! Dopo Prodi, Napolitano e Veltroni ecco, a sorpresa, anche Enrico Letta annunciare il suo sostegno al presidente del Consiglio uscente (ma non uscito) Paolo Gentiloni. Proprio come accadde in occasione del referendum costituzionale. I quattro si schierarono – sia pur con dei ragionamenti abbastanza contorti – per il Sì alla riforma studiata da Renzi e sapete come andò a finire: vinse largamente il No e il promotore, Matteo Renzi, si dimise da capo del governo e, per decenza, si vide costretto ad annunciare persino il suo ritiro dalla vita politica. Annuncio poi tradito. O rinviato? Lo sapremo il 5 marzo. Sta di fatto che questa volta i “magnifici quattro” rischiano di ottenere un doppio effetto. Uno probabilmente voluto: sputtanare Renzi, l’altro forse involontario: rovinare Gentiloni.
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