Numerosi senatori del M5s si rivolgono alla magistratura per impugnare l’espulsione dopo il no a Draghi. Di Battista si è depennato dall’elenco degli iscritti. E alla Camera e in Senato nascono i gruppi “Alternativa c’è”

Un gruppo di 5 senatori M5s avvierà una raccolta di deleghe per avviare un ricorso collettivo in Tribunale e chiedere una sospensiva dei provvedimenti di espulsione dal Movimento. A quanto apprende l’ANSA a presentare l’istanza sarà l’avvocato genovese Daniele Granieri che sarà a Roma nelle prossime ore per raccogliere le deleghe e presentare la richiesta ex articolo 700 del codice civile.

Alessandro Di Battista nella foto del suo profilo facebook

Al gruppo iniziale di senatori che hanno contattato l’avvocato genovese dovrebbero aggiungersi a breve altri parlamentari anche della Camera. Altri senatori dovrebbero invece fare un ricorso parallelo con un altro avvocato.

Intanto  Alessandro Di Battista è formalmente fuori dal Movimento 5 Stelle. A quanto risulta l’ex deputato si è formalmente disiscritto dal M5s. Non essendo più nel Movimento Di Battista non risulta più neppure tra gli iscritti che compaiono sulla pagina della piattaforma Rousseau.

E ORA “ALTERNATIVA C’È” –  Sia alla Camera che in Senato  i parlamentari del M5s che non hanno condiviso il voto favorevole al governo Draghi hanno deciso di costituire dei gruppi parlamentari che si sono dati il nome “Alternativa c’è”. Questi i primi 12 deputati aderenti alla nuova componente:  Massimo Baroni, Pino Cabras, Andrea Colletti, Manuela Corda, Paolo Giuliodori, Alvise Maniero, Maria Laura Paxia, Francesco Sapia, Arianna Spessotto, Rosa Alba Testamento, Emanuele Trano, Andrea Vallascas, a cui si dovrebbe aggiungere anche Paolo Romano. La richiesta dovrebbe essere comunicata dai deputati al termine dell’esame del decreto “Milleproroghe”.

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