La Corte suprema statunitense ha abolito la storica sentenza con cui nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l’aborto negli Usa. “La Costituzione non conferisce il diritto all’aborto“, afferma la sentenza, emessa da una Corte divisa (con 6 voti a favore e 3 contrari). Ma i singoli Stati saranno liberi di applicare le loro leggi in materia e per primi il Texas e il Missouri hanno reso l’aborto illegale. Lo Stato di New York assicura: “Qui resta possibile“. Interviene anche l’Onu: abolire il diritto ad abortire è “un colpo terribile ai diritti umani delle donne”.
E SALGONO LE PROTESTE (foto). Dissenso di Biden – “Oggi è un giorno triste per la Corte suprema e il Paese“, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden . “La Corte suprema Usa ha portato via un diritto costituzionale“. Ribaltare quella sentenza è “un tragico errore”, frutto di una “ideologia estrema” dominante nella Corte suprema Usa, ha sottolineato il presidente parlando dalla Casa Bianca e ammonendo che ora “sono a rischio la salute e la vite delle donne nel Paese“.
Biden ha lanciato un appello a Capitol Hill per ripristinare la sentenza sul diritto all’aborto come legge federale. “Ora la palla passa al Congresso”, ha detto, promettendo che la sua amministrazione resterà vigile. Il presidente americano ha dato mandato al segretario alla salute di garantire l’accesso delle donne alla pillola abortiva ed altri farmaci per “l’assistenza riproduttiva” approvati dalla Food and Drug Administration. “Le donne devono rimanere libere di viaggiare in sicurezza in un altro stato per cercare le cure di cui hanno bisogno” ha aggiunto. “Se una donna vive in uno stato che vieta l’aborto, la decisione della Corte Suprema non le impedisce di viaggiare in uno stato che lo consente“, sottolinea il presidente.
Il divieto di aborto potrebbe entrare in vigore in 13 stati americani nei prossimi 30 giorni. Si tratta di stati governati dai repubblicani, che hanno approvato leggi stringenti sull’aborto legandole all’attesa decisione della Corte Suprema sulle Roe v. Wade. I 13 stati possono vietare l’aborto in 30 giorni eccetto nei casi in cui la vita della madre è in pericolo. Il Missouri ha annunciato di essere il “primo” stato a vietare l’aborto, che ora è illegale anche in Texas con effetto immediato. Tre Stati liberal della costa pacifica – California, Oregon e Washington – hanno invece annunciato un impegno comune a difendere i diritti d’aborto. “L’accesso all’aborto è un fondamentale diritto umano e resta sicuro, accessibile e legale a New York”, assicura la governatrice dello Stato, Kathy Hochul. Le fa eco il sindaco, Eric Adams. “Qui siete le benvenute”, assicura Adams.
I GIUDICI CONTRO – “Tristemente”, molte donne “hanno perso una tutela costituzionale fondamentale. Noi dissentiamo”, affermano i giudici liberal Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Stephen Breyer. I tre giudici hanno votato contro la decisione di capovolgere la storica sentenza.
Poi davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti è scoppiata la protesta popolare pochi minuti dopo che i massimi giudici hanno abolito il diritto all’aborto.
LE REAZIONI POLITICHE NEGLI USA – Una decisione “crudele” e “scandalosa”, afferma la speaker della Camera negli Usa, la democratica Nancy Pelosi. Alle elezioni di novembre, aggiunge, ci sono in gioco i diritti delle donne. L’aborto è “stato un diritto per 50 anni”: la decisione della Corte Suprema è un “insulto” per le donne, aggiunge Pelosi, assicurando che i democratici continueranno a battersi per le donne e per i diritti. “La vita ha vinto”, dice l’ex presidente americano Mike Pence. Barack Obama critica la Corte Suprema, accusandola di aver “attaccato le libertà fondamentali di milioni di americani”. Una decisione “coraggiosa” e “corretta. È una storica vittoria per la costituzione e la società”, sostiene il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell. “Plaudo a questa storica sentenza che salva vite umane”, twitta il leader dei repubblicani alla Camera, Kevin McCarthy. “E’ la volonta’ di Dio”, afferma Donald Trump. “La teoria legale rivendicata dalla Corte Suprema per ribaltare la Roe v Wade mette a rischio anche altri diritti”. Lo afferma il vicepresidente Kamala Harris, assicurando che la decisione dei saggi sull’aborto “non chiude la partita. Gli elettori hanno l’ultima parola”
REAZIONI NEL MONDO – Abolire il diritto ad abortire è “un colpo terribile ai diritti umani delle donne“. Lo afferma l’Onu di fronte alla decisione della Corte Suprema Usa. Il premier inglese Boris Johnson ha condannato la decisione come un grande passo indietro: “Io ho sempre creduto nel diritto di scelta delle donne”, ha tagliato corto. Reazioni di denuncia della svolta del grande alleato americano sono venute nel Regno Unito anche da organizzazioni per i diritti civili e da esponenti di tutti i maggiori partiti.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha scritto su Twitter in francese e inglese: “L’aborto è un diritto fondamentale per tutte le donne. Bisogna proteggerlo. Esprimo la mia solidarietà alle donne le cui libertà sono oggi rimesse in discussione dalla Corte suprema degli Stati Uniti“.
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