ILGIORNO DOPO/ “Contenta del risultato, mi dò un 6 e mezzo”

Cirinnàdi MONICA CIRINNA’ (*) – Il mio risveglio stamattina è stato all’alba ed è stato quello di una persona che si è impegnata per i diritti in questo Paese. Siamo a metà della rampa di scale, per arrivare in cima dobbiamo modificare la legge sulle adozioni, modificare la legge sul matrimonio, perché la fedeltà ormai è anacronistica, non può essere imposta per legge ma una scelta etica che ognuno fa verso la persona che ama.

La frase in cui dissi che avrei tolto il mio nome? L’ho detta perché ci credo. Io faccio politica per passione, non ho bisogno di stare in Parlamento per campare. Io ho detto che una legge porcata non avrebbe avuto il mio nome, ma questa è una buona legge. E’ monca, ma è il primo passo. Ci sono tutti i diritti che hanno i coniugi.

Da dimenticare sicuramente quello che è accaduto martedì 16 febbraio in aula, quando i colleghi di M5S, usando un metodo stalinista, facendolo dire proprio al Alberto Airola, affermarono che non avrebbero votato l’articolo premissivo. Lì ho visto crollare il modo per salvare la legge. Questa è l’istantanea più brutta. Quella più bella, invece, è con Lo Giudice, Lumia, Zanda, Boschi e Orlando, quando abbiamo chiuso l’accordo per portare la legge in aula col voto di fiducia. Renzi ha avuto un grande coraggio. Per salvare questa legge ha messo a rischio la permanenza e la vita del governo. (ndr: Renzi non ha messo a rischio un bel niente; si era assicurato il voto di Verdini e soci e contava sulla disciplina di partito della minoranza Pd).

Quale voto mi darei? Mi accontento di un sei, di un sei e mezzo. Quando sei in trincea va così. Un vecchio proverbio dice che quando due elefanti litigano, in mezzo finisce sempre il prato. In questo caso io ero il prato. Sono parzialmente soddisfatta, andiamo avanti. Un sei e mezzo che può crescere in futuro, intanto non siamo rimandati a settembre. Già ai primi di luglio le prime coppie potranno celebrare le proprie unioni civili, lanceremo il rito, faremo delle belle feste, dei bei banchetti.

*Monica Cirinnà senatrice del Partito democratico relatrice del ddl legato alle Unioni Civili. (Da un intervento su Radio Cusano Campus  nel  programma ECG Regione)

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