Il legale di Bossetti denuncia le incongruenze delle indagini

Claudio-Salvagni-quarto-grado-638x425L’avvocato Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, il muratore da oltre un anno in carcere con l’accusa di aver ucciso a Brembate la tredicenne Yara Gambirasio,  è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, su Radio Cusano Campus, denunciando le gravi carenze di una indagine che sembra costruita con l’unico obiettivo di convince l’opinione pubblica e la giuria popolare della colpevolezza di Bossetti.

“Il processo mediatico –ha affermato Salvagni – va decisamente oltre ogni immaginazione. E’ stato candidamente ammesso dal comandante dei Ris che, d’accordo con la Procura, è stato confezionato un video per esigenze di comunicazione. Associando dei frame dove si faceva vedere il famoso furgone che girava attorno alla palestra, che non erano riconducibili al furgone di Bossetti. Questa è una cosa di una gravità inaudita. In un processo così importante in Corte D’Assise, con dei giudici popolari, il tentativo è stato proprio quello di creare un convincimento ancor prima che il processo iniziasse. I media – prosegue il legale – hanno trasmesso quelle immagini per mostrare il predatore sessuale che gira intorno alla palestra con tanto di orari. Questo è lo strumento per convincere la gente che questo uomo è il colpevole, al di là del fatto del dna. Sul corpo di Yara sono stati trovati due tipi di dna: uno è quello di ignoto 1 e l’altro è il dna di una persona già nota all’epoca, che è quello dell’insegnante della vittima. Noi ci siamo permessi di sottolineare che le indagini sono andate in un senso unico, questo ce lo dovranno spiegare. L’insegnante di Yara è stata ascoltata diverse volte, lei ha detto che si sono visti in palestra il giorno della scomparsa di Yara e non vi è stato contatto tra le due. Il suo racconto è farcito da molti ‘non lo so’, ‘non ricordo’. Io non voglio spostare l’attenzione su altre persone – precisa l’avvocato Salvagni – voglio solo sottolineare che le indagini sono state fatte male. Vi racconto due incongruenze su tutte. Sul corpo della vittima sono state trovate delle piccole sfere di ferro, allora è stata fatta un’indagine di tipo statistico e poi sono andati a vedere se sul furgone di Bossetti c’erano sfere di ferro. Per fare l’indagine di tipo statistico, sono stati presi come campione 4 ragazzi di Parma figli degli stessi carabinieri, e hanno visto che su questi ragazzi non ci sono sfere di ferro. Perché li hanno presi di Parma e non di Brembate? Poi hanno visto che c’erano sfere simili sul furgone di Bossetti, che lavora nell’edilizia. Ma l’hanno trovate ora. Che ne sapevano che 4 anni fa ci fossero? Altra incongruenza: quando è stata trovata, Yara stringeva nel pugno destro dell’erba. Il comandante dei Ros di Brescia dice che quell’erba era radicata al suolo, invece poi il medico dice che l’erba non era radicata al suolo ma era tagliata”.

Commenta per primo

Lascia un commento