L’economia italiana non crescerà nel 2016 con i parametri previsti dal governo, ma il Pil si fermerà all’1,2% in più contro l’1,8% previsto: questo il dato di cui ha dovuto prendere atto il Consiglio dei ministri nell’approvare il Def (documento di economia e finanza) la cui comunicazione è stata lasciata da Renzi al ministro Padoan, perché lui riserva per sé solo gli annunci positivi. Padoan ha anche detto che il “deficit del 2015 rispetto al Pil è confermato al 2,6%, nel 2016 andrà al 2,3% e all’1,8% nel 2017” (sempre che poi le previsioni si avverino…).
Anche il debito pubblico italiano scenderà nel 2016 meno del previsto: dal 132,7% del Pil del 2015 al 132,4% contro il 131,4% iscritto nella nota di previsione.
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