EST-OVEST/ Coscienze sporche sulla Siria

Giulietto Chiesadi GIULIETTO CHIESA –

Sulla drammatica situazione siriana la stampa occidentale sta demonizzando Vladimir Putin. Mi chiedo che cosa vogliano fare di Putin i Paesi occidentali. Vogliono fargli fare la fine di Gheddafi, preparando la sua liquidazione fisica? C’è qualcuno che sta pensando di togliere di mezzo il presidente russo o la Russia?

In Siria c’è un governo legalmente esistente e riconosciuto dall’Onu, che viene aggredito da 4 anni da una coalizione in cui Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Turchia, Arabia Saudita e Nato hanno giocato un ruolo decisivo. La tesi secondo cui ci sarebbe una guerra civile è falsa. Si tratta di una guerra di aggressione contro un Paese. A questa aggressione partecipa anche Daesh.

Se la Russia va a combattere Daesh fa quello che la Comunità Internazionale desidera che faccia, ma che l’Occidente non ha fatto. Ci sono 101 prove documentate che almeno un Paese della Coalizione sta aiutando i terroristi. L’Arabia Saudita li paga, la Turchia li arma. L’esercito di Daesh l’hanno formato i membri della Coalizione occidentale. La Russia è l’unico Paese al mondo che in questo momento agisce sul territorio della Siria in assoluta legalità, perché è stata invitata a farlo dal legittimo governo siriano. La coalizione non ha nessun diritto di mandare aerei e militari ad agire sul territorio siriano, sono tutti invasori tranne la Russia. In Siria ci sono state le elezioni che hanno riconfermato il governo di Assad, sono gli occidentali che dicono che queste elezioni non valgono.

Chi ha fatto saltare il negoziato? Le formazioni ribelli che chiedono che la Russia smetta di bombardare prima di andare al tavolo delle trattative. Ma la Russia fa benissimo a non smettere perché chi è che va a dire a Daesh di smettere di combattere? Non basta che qualche formazione ribelle dica che smette di combattere. Non c’è la possibilità di un cessate il fuoco. Ha ragione Putin quando dice che vuole andare avanti fino in fondo per demolire Daesh. L’Occidente non sta facendo nulla in questo senso. La Turchia ha le mani in pasta con Daesh.

Io ho visto le immagini di un oleodotto mobile che si muoveva lungo il deserto siriano e iracheno verso la frontiera turca. Questo significa migliaia di camion che si sono mossi per anni, portando il petrolio rubato da Daesh verso le raffinerie e i depositi in Turchia. Il governo turco non poteva non sapere tutto questo e quindi ha favorito questo commercio. C’è quindi un alleato della Nato che di fatto è un finanziatore del terrorismo.

Intanto Erdogan ha sguinzagliato centinaia di migliaia di profughi attraverso la frontiera turca verso l’Europa, mettendo in crisi tutti gli Stati europei. E l’Europa gli dà  3 miliardi perché li fermi. L’esodo dei siriani dipende dalla guerra. Chi è che vuol fare la guerra? Sicuramente non è la Russia…

 

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