CORONAVIRUS/ Aggiornamento 8 dicembre/ 14.842 nuovi contagiati (il 9,9% dei sottoposti a tampone), ma ancora 634 morti: tra questi 4 medici. Attenzione all’aria condizionata

Oggi i nuovi contagiati dal covid-19 in Italia sono 14.842 su 149.232 tamponi effettuati. Quindi il rapporto di contagio scende al 9,9% (ieri era del 12,2%), mentre il numero delle vittime continua ad essere ancora alto: 634  secondo il bollettino del ministero della Salute.  

Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica commenta: «C’è una tendenza a una lieve diminuzione ma non particolarmente veloce o accentuata, e rimane elevato il numero dei decessi. Gli ingressi in terapia intensiva mostrano una certa stabilità. La situazione insomma tende a migliorare ma molto lentamente. Sostanzialmente alla diminuzione dell’Rt ha fatto seguito una diminuzione di nuovi casi e ospedalizzazioni, ma restano ancora elevati ingressi in terapia intensiva e decessi. Quindi bisogna lavorare ancora molto perchè basta poco a invertire trend.  Il numero di positivi che ci sono ancora ogni giorno ci dice che dobbiamo continuare e implementare le misure prese perché appena si allentano le misure la curva risale: è successo dopo l’estate con la riapertura di molte attività e c’è voluto un po’ di tempo per frenare la corsa del virus – ha sottolineato Rezza – se allentassimo le misure in questo momento, con un’incidenza ancora molto elevata, decisamente faremmo un errore». Rezza ha poi aggiunto che “il ricambio dell’aria è molto importante: laddove c’è ricambio d’aria c’è minore probabilità di diffusione dell’infezione da SarsCov2. E’ assolutamente importante non fare ristagnare l’aria“.

Per Gaetano Settimo, del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità, “negli ambienti domestici abbiamo una scarsa attenzione ai ricambi dell’aria. Tutti gli impianti domestici di condizionamento non ricambiano l’aria – ha aggiunto Settimo alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica – ma movimentano l’aria già presente; quindi, se non correttamente gestito attraverso un ricambio con l’apertura delle finestre, cio’ puo’ rappresentare un rischio perché c’è una concentrazione di inquinanti chimici oltre alla criticità per la presenza di piu soggetti. Quindi –  ha concluso – è importante aprire finestre e balconi, almeno 5-10 minuti una volta ogni ora“.

Nuovi lutti tra i medici a causa della pandemia di Covid: sono 4 i camici bianchi la cui morte è stata comunicata oggi dai presidenti degli Ordini. Tre di loro erano medici di famiglia. Salgono così a 237 i nomi che saranno ricordati sul memoriale della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). «Siamo tornati ai tempi di marzo – commenta il presidente Fnomceo Filippo Anelli – dobbiamo capire il perché di quella che è una vera e propria strage, specie nell’ambito della Medicina generale. Solo comprendendo le cause di queste morti, che nella seconda ondata francamente non ci aspettavamo – sottolinea Anelli – potremo prevenire altri decessi e rendere onore ai colleghi scomparsi. Per questo abbiamo proposto, in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, un monitoraggio sul territorio».

Ad Avellino è scomparso ieri il dottor Sergio Pascale, dirigente sindacale Cimop e già Consigliere dell’Ordine dei Medici. Nella vita professionale era primario del reparto di Rianimazione della Clinica Malzoni di Avellino. È deceduto in una struttura sanitaria di Salerno, dove era stato ricoverato lo scorso 25 novembre, dopo che le sue condizioni di salute erano peggiorate in seguito alla scoperta della sua positività al Sars-Cov-2: aveva 69 anni.

Anche Aosta ha il suo lutto: Pippo Miceli, medico di Medicina Generale “deceduto stanotte dopo venti giorni di lotta”, comunica il presidente dell’Ordine dei Medici della Valle D’Aosta, Roberto Rosset.

Una brutta notizia anche da Vercelli: è morto un altro medico di famiglia, il dottor Franco Barillà“, risponde Piergiorgio Fossale, presidente uscente dell’Omceo piemontese, che esprime “tristezza e senso di impotenza”.

“È deceduto di Covid un iscritto all’Ordine di Pavia, Giuseppe Minchiotti, 61 anni – aggiunge il presidente Claudio Lisi – anche lui era medico di medicina generale“.

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