CHAMPIONS BIFRONTE/ Sorride la Roma che vince a Mosca e vede gli ottavi di finale. Juventus furiosa per la caduta con lo United e per l’orecchio di Mourihno

di FABIO CAMILLACCI/ Vince solo la Roma.  Delle 4 italiane impegnate in questa nuova due giorni di Champions League per il 4° turno della fase a gironi, solo i giallorossi tornano a casa con 3 punti pesantissimi. A Mosca contro il CSKA, il 2-1 firmato Manolas e Lorenzo Pellegrini consente alla pazza squadra di Eusebio Di Francesco di portarsi a un passo dalla qualificazione agli ottavi di finale. Dunque, Roma sempre sulle montagne russe: tra gli alti della Champions e i bassi del campionato. Una Roma sempre più Dr Jekyll e Mr Hide. A Torino invece, caduta indolore per la Juventus opposta al Manchester United del “nemico” Josè Mourinho. Niente di drammatico: alla luce del calendario, il passaggio del turno come prima del raggruppamento resta alla portata degli uomini di Allegri. Madama domina, colpisce due legni, si mangia l’impossibile, poi Cristiano Ronaldo la porta in vantaggio con una delle sue solite magìe; all’improvviso, a pochi minuti dal termine, il sorprendente e inspiegabile blackout bianconero. Due calci piazzati rilanciano i “Red Devils”, e Mou, da vecchio interista, dopo aver ricevuto solo insulti mostra l’orecchio in segno di sfida al popolo juventino. Uno spettacolo nello spettacolo lo show dello “Special One”. D’altronde questa non è la “Coppa dalle grandi orecchie”? Sarà stato pure un brutto gesto ma dopo un’ora e mezza di insulti pesanti e personali ci può stare. E’ umano e il calcio è bello anche per queste cose, certi siparietti fanno parte del gioco. Nell’altra partita del gruppo H, Valencia-Young Boys 3-1. La classifica: Juventus 9 punti, Manchester United 7, Valencia 5, Young Boys 1. Ultime due gare per i bianconeri: Young Boys-Juve e Juve-Valencia. Basta un punto per la qualificazione, mentre con due vittorie il primo posto è garantito. Certo, resta l’amarezza nel passare in pochi minuti dalla certezza della qualificazione anticipata e come prima del girone, al rimettere tutto in discussione.

Mourinho: il gesto a caldo e il pentimento a mente fredda. José rifugge la banalità, in ogni sua espressione. Il gesto al fischio finale anima il dopo partita dell’Allianz Stadium. Il tecnico portoghese dello United dichiara: “Sono venuto qui per fare il mio lavoro e sono stato insultato per novanta minuti. A freddo non rifarei questo gesto, ma non credo di aver offeso nessuno e sul momento mi è sembrata una risposta a tono a chi ha offeso tutta la famiglia, oltre a quella interista. Abbiamo fatto una partita fantastica, giocando al nostro massimo livello. Al momento attuale non possiamo giocare meglio di così: siamo venuti a giocare contro una squadra che lotta per obiettivi diversi dai nostri e che ha un potenziale molto superiore a quello di cui disponiamo noi. Abbiamo avuto fortuna nel finale perché il pareggio sarebbe stato un risultato più giusto, ma questa fortuna ce la siamo andati a cercare fin dall’inizio. Per la Juventus fare uno o zero punti non avrebbe cambiato niente, mentre per noi questa vittoria è fondamentale per il discorso qualificazione”

Roma corsara in Russia. La compagine giallorossa tanto brutta in Serie A, dove è addirittura 9°, in Coppa Campioni strasforma. Sarà il fascino della Champions? Sarà per via della storica semifinale raggiunta l’anno scorso? Chi può dirlo. Sta di fatto che nell’Europa che conta, la Roma inanella la terza vittoria di fila in casa del CSKA Mosca: come detto, una seria ipoteca sul passaggio agli ottavi di finale, a braccetto col Real Madrid che strapazza il Viktoria Plzen con un 5-0 in terra ceca. Real e Roma 9 punti, CSKA 4, Viktoria Plzen 1. Prossimi impegni per il team di Di Francesco: Roma-Real Madrid, Viktoria Plzen-Roma. Russi in 10 uomini dal 55′ per l’espulsione di Magnusson causa doppia ammonizione. Ma come a Firenze, la squadra romanista ha fatto la partita e ha sprecato molto rischiando di gettare alle ortiche il successo fino all’ultimo; quindi una vittoria strameritata. Tra i migliori si distinguono i marcatori Manolas e Lorenzo Pellegrini, oltre al giovane Kluivert, autore di un’ottima gara, e al francese Nzonzi, qualità e quantità. Bene, nel finale, anche un altro giovane entrato in corso d’opera: Zaniolo. Dzeko, invece, non pervenuto. L’attaccante bosniaco è tornato a essere un problema per la Roma: stanco, spento, triste e con le polveri bagnate. Da quando è stato ribattezzato “bello di notte” per le grandi prestazioni in Champions, Edin non brilla più nemmeno di notte. Tornando al bilancio generale delle italiane in Champions: ci sono buone possibilità di fare l’en-plein, tutte e quattro agli ottavi. Sarebbe un grande risultato e una grande iniezione di fiducia per il disastrato calcio in salsa tricolore.

Commenta per primo

Lascia un commento