CAMPIONATO, GLI ANTICIPI/ Roma e Lazio a braccetto in vista del derby di Coppa Italia: vittorie che fanno classifica e morale. Dzeko nella storia dei bomber giallorossi: superati Volk, Manfredini e Totti

di FABIO CAMILLACCI/ Romane col vento in poppa negli anticipi della 30° giornata di Serie A, alla ripresa dopo gli impegni delle Nazionali. Il modo migliore, per entrambe, per preparare il derby di ritorno di Coppa Italia che vale l’accesso alla finalissima di Coppa Italia. Compito arduo per i giallorossi dopo il 2-0 Lazio nel match di andata. Martedi i ragazzi di Spalletti saranno dunque chiamati all’impresa contro i cugini biancocelesti. Intanto, le due compagini capitoline si regalano altrettante vittorie pesanti in campionato. Sassuolo-Lazio 1-2, Roma-Empoli 2-0. In attesa del piatto forte del 30° turno, Napoli-Juventus, la squadra romanista si porta momentaneamente a 5 punti dalla Vecchia Signora capolista e consolida il secondo posto con il +5  sui partenopei. Mentre il team di Simone Inzaghi vede il terzo posto (il Napoli è a tre lunghezze e domenica prossima c’è Lazio-Napoli) e nella corsa all’Europa League allunga su Inter, Atalanta e Milan che devono ancora giocare. Lazio comunque quarta forza del torneo.

All’Olimpico è Dzeko show: il bosniaco entra nella storia dei bomber giallorossi. Discreta gara dei toscani, quart’ultimi in classifica, guidati da mister Martusciello. L’Empoli si conferma peggior attacco della Serie A (solo 17 reti all’attivo) fallendo alcune ghiotte occasioni. Dzeko invece non sbaglia e con un gol per tempo chiude la pratica: due tocchi sottoporta da rapace dell’area di rigore, non proprio la sua caratteristica principale. Curiosità: un tifoso romanista su Twitter, subito dopo il secondo gol dell’ex attaccante del Manchester City ha scritto: “Edin nella storia del club come miglior marcatore stagionale già il primo aprile. E non è uno scherzo”. Vero, nessun pesce d’aprile: con la doppietta di stasera il bosniaco è arrivato a quota 33 reti stagionali, come mai nessun romanista aveva fatto in 90 anni di storia. Superati in un colpo solo: Volk (stagione 1930-31), Manfredini (stagione 1960-61), e Totti, esattamente 10 anni fa, quando si portò a casa la Scarpa d’oro di bomber più prolifico d’Europa. In teoria Manfredini nel 1961 di reti ne fece 34, ma la finale di andata di Coppa delle Fiere si disputò a settembre, quindi tecnicamente i due centri appartengono all’anno successivo. Dzeko, pertanto, stasera si è messo alle spalle la storia, passata e recente, della Roma, e ha altre 9 partite (8 di campionato e una di Coppa, più l’eventuale finale) per incrementare il bottino fatto di 23 gol in Serie A (attualmente capocannoniere in solitudine; Belotti che è a quota 22 gioca domenica in Torino-Udinese, il “lunch match” di giornata) 8 in Europa League e due in Coppa Italia. Ora c’è un altro record da battere: quello di 36 centri in una stagione, realizzato nel 2008-2009 col Wolfsburg. Ne mancano 3: si può fare.

Il passaggio di consegne col Capitano e la standing ovation. Al momento di lasciare il campo a Totti, a un quarto d’ora dalla fine, Dzeko è uscito tra gli applausi dei 30mila dell’Olimpico (gli ultras della Curva Sud nemmeno stavolta sono entrati nonostante la rimozione delle barriere), comprese sua moglie Amra e sua figlia Una, di 14 mesi. Tutti in piedi a battergli le mani, impensabile un anno fa quando, con appena 8 gol in campionato e 2 in Champions, veniva considerato uno dei flop della storia giallorossa. D’altronde, il calcio è questo. Dzeko, il presente romanista, Totti, la storia della Roma (foto in home page).

Ribaltone Lazio a Reggio Emilia. I biancocelesti al Mapei Stadium vanno sotto: rigore trasformato da Berardi, penalty giustamente concesso per un’uscita spericolata del portiere albanese Strakosha che stende Defrel. Pareggia Immbobile in chiusura di primo tempo. Nella ripresa, è un episodio a schiodare l’1-1: autorete di Acerbi che
beffa Consigli. Il finale di gara conferma il momento sfortunato dei padroni di casa e quello fortunato dei capitolini: clamoroso incrocio dei pali interno colpito da Pellegrini, scuola Roma e nazionale Under 21. Di Francesco, allenatore del Sassuolo, se ne va giustamente infuriato (un pareggio sarebbe stato più giusto); Inzaghi ringrazia e continua a volare. Il modo migliore per preparare l’imminente sfida dell’anno: la stracittadina di Coppa Italia con la Roma.

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