Donald Trump e Hillary Clinton hanno vinto le rispettive primarie dei repubblicani e dei democratici nella tornata svoltasi ieri in cinque stati: Connecticut, Delaware, Maryland, Pennsylvania e Rhode Island. Per l’esattezza Trump ha vinto in tutti e cinque gli Stati del nordest americano; Hillary Clinton in quattro di essi, perché in Rhode Island per i democratici è stato Bernie Sanders a prevalere.
Il tycoon repubblicano ha fatto l’en plein, con percentuali intorno al 60% che gli hanno permesso di fare man bassa di delegati, umiliando sia il senatore Ted Cruz che il governatore dell’Ohio John Kasich. E per Hillary, in campo democratico, ai fini del numero dei delegati, attribuiti in modo proporzionale, il sorpasso di Senders incide poco.
Ormai entrambi i frontrunner si stanno avvicinando al numero magico per strappare la nomination al primo voto e già guardano al loro duello personale per la presidenza degli Stati Uniti. E Trump ostenta molta sicurezza: «Vinceremo al primo voto», ha assicurato. “Batteremo Hillary facilmente”, ha promesso dopo averla attaccata in modo aggressivo.
La replica di Hillary (che spera nel futuro sostegno di Sanders) è stata: “Tornerò a Filadelfia con la maggioranza dei voti e dei delegati vincolati, uniremo il nostro partito per vincere queste elezioni”.
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