La Polizia Penitenziaria ha eseguito 14 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati accusati dalla Procura di Napoli di corruzione: in cambio di “mazzette”avrebbero promesso di agevolare (e poi effettivamente agevolato) alcuni partecipanti ai concorsi per il reclutamento nei Corpi delle Forze Armate (Carabinieri, Esercito e Aeronautica Militare) e nella Polizia Penitenziaria a superare le prove psico-attitudinali. Le indagini si sono concentrate su una serie di episodi che hanno visto protagonisti, tra la fine del 2020 e la prima metà del 2021, due agenti della Penitenziaria – Errico Spena e Maurizio Russo – entrambi già in carcere per queste accuse.
Commenta per primo