7GIORNI IN SENATO/ Infiltrazioni mafiose nel gioco, bullismo e cyberbullismo, italiani in Venezuela. Respinte ancora le dimissioni di Vacciano.

di FRANCESCO MARIA PROVENZANO-

Martedì 24 gennaio l’Aula è iniziata alle ore 16,30 e in apertura di seduta, il presidente di turno Gasparri ha ricordato le vittime dei tragici eventi che hanno funestato l’Abruzzo, invitando l’Assemblea ad osservare un minuto di silenzio. A conclusione della discussione di mozioni sulla crisi del Venezuela, l’Assemblea ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza, e successivamente sottoscritta dai Gruppi CoR, FI-PdL e ALA, e l’ordine del giorno G1 presentato da Sangalli e da altri senatori. La mozione del M5S è stata invece respinta. La mozione n. 709, in relazione alla profonda crisi economica, sociale e politica del Venezuela e alla proclamazione dello stato di emergenza, impegna il governo italiano ad adottare ogni iniziativa internazionale per ottenere dal governo venezuelano un atteggiamento costruttivo, per impegnarlo a ripristinare la separazione dei poteri e salvaguardare le attribuzioni degli organi costituzionali; per favorire un dialogo tra governo, opposizione e società civile; per ottenere la liberazione dei prigionieri politici; impegna inoltre ad adottare ogni iniziativa per alleviare la crisi umanitaria del Paese. L’ordine del giorno G1 impegna altresì il governo a valutare la possibilità di utilizzare strumenti di carattere risarcitorio a favore dei cittadini e delle società italiane che vantano crediti nei confronti del governo venezuelano e degli enti pubblici di quel paese. Il ministro degli esteri Alfano ha sottolineato che il governo italiano sta ponendo in essere ogni azione volta a contribuire a risolvere la crisi venezuelana, che desta non poche preoccupazioni. Tuttavia, i tentativi di mediazione che l’Esecutivo ha portato avanti nell’ottica di riaprire un dialogo interistituzionale per addivenire ad un processo di pace, così come promosso in modo encomiabile dalla Santa Sede. Sono intervenuti a favore della mozione n. 709 e dell’ordine del giorno G1 i senatori Compagna (CoR), Candiani (LN-Aut), Compagnone (ALA), Zin (Aut), Casini (AP), D’Alì (FI-PdL) e Sangalli (PD). I sen. De Cristofaro (SI-SEL) e Petrocelli hanno espresso la loro contrarietà alla mozione n. 709 e il voto a favore della mozione n. 712. Subito dopo l’Assemblea ha preso in esame la relazione della Commissione Antimafia sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito (Doc. XXIII n. 18). In commissione Trasporti oggi – durante l’audizione con l’A.D. di Trenitalia Mazzoncini – i senatori Andrea Cioffi e Marco Scibona, rispettivamente capogruppo M5S e segretario nella Commissione Trasporti del Senato,  gli hanno chiesto: “La linea ferroviaria AV è stata costruita con i soldi dei cittadini. Può una società come Trenitalia, al 100% pubblica, attuare una politica tariffaria per escludere e svantaggiare di fatto i pendolari dalla linea alta velocità per portarli sulle linee tradizionali. Il trasporto ferroviario è sempre un servizio pubblico, specialmente quando a gestirle sono società con la partecipazione al 100% dello Stato, che mostrano una visione elitaria del trasporto ad alta velocità contraria ai bisogni degli utenti che viaggiano per lavoro”.

L’Assemblea ha poi avviato l’esame della relazione della Commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito (Doc. XXIII, n. 18), sulla quale è stata presentata la risoluzione n. 1 del senatore Mirabelli e altri. La relazione, sintetizzata dal senatore Vaccari (PD), ripercorre le principali risultanze del lavoro della Commissione, ascrivibili a cinque ambiti normativi: misure antiriciclaggio, ruolo delle autonomie locali, barriere all’ingresso, repressione dell’illegalità e nuova governance nel settore. Anzitutto è necessario un intervento per rafforzare la normativa antiriciclaggio. L’utilizzo sempre crescente delle valute virtuali (Bit Coin) nelle transazioni via internet impone un intervento immediato in modo da rendere più trasparenti e tracciabili tutte le transazioni che sfruttano questo meccanismo di cripto valuta.

La Commissione si è ampiamente soffermata sul delicato rapporto tra territorio e diffusione del gioco d’azzardo e sul ruolo degli enti locali, primi sensori in grado di cogliere situazioni di pericolo del quadro sociale e del diffondersi di illegalità e disagio connesso al gioco. Nella discussione sono intervenuti i senatori Perrone (CoR), Consiglio (LN-Aut), Endrizzi (M5S), Donatella Albano, Lucrezia Ricchiuti e Lumia (PD). Il seguito dell’esame è rinviato alla seduta di domani che si aprirà con l’informativa del presidente del Consiglio Gentiloni sulla drammatica situazione di emergenza che ha colpito il Centro Italia. La seduta è terminata alle ore 20:10.

Mercoledì 25 l’Aula è iniziata alle ore 10 e, nel rendere un’informativa sulla situazione di emergenza in centro Italia, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha espresso cordoglio per le vittime degli eventi naturali senza precedenti verificatisi la scorsa settimana: le 29 vittime dell’hotel Rigopiano, travolto da una valanga, e le 6 vittime dell’incidente dell’elisoccorso di Campo Felice avvenuto ieri, le 5 vittime della nevicata eccezionale e delle scosse di terremoto del 16 gennaio. Forze civili e militari, fino a undicimila unità, sono state impiegate per i soccorsi, per il ripristino della viabilità, per il controllo delle dighe, per il potenziamento dell’assistenza. Eventuali malfunzionamenti, ritardi e responsabilità saranno verificati dall’autorità giudiziaria: la ricerca della verità però – ha affermato Gentiloni – non va confusa con la ricerca di capri espiatori; la reazione del sistema è stata all’altezza di un grande Paese e la Protezione civile è un patrimonio di eccellenza. La prossima settimana il governo varerà un decreto nel solco dei provvedimenti già assunti da quello precedente dopo il terremoto di fine agosto. Infine, il presidente Gentiloni ha assicurato che le risorse ci sono (4 miliardi sono stati stanziati dalla legge di bilancio e altri fondi si aggiungeranno). Enti locali, Regioni, dirigenti pubblici sono, quindi, chiamati ad applicare le leggi esistenti e a prendere decisioni in base agli indirizzi impartiti. Nel dibattito  che ne è seguito sono intervenuti  Tarquinio (CoR), Serenella Fucksia (Misto); Arrigoni (LN); Paola Pelino, Ceroni, Gasparri (FI-PdL); Tremonti, Quagliarello (GAL); Barani (ALA), Panizza (Aut), Loredana De Petris (SI-Sel); Mancuso (AP); Castaldi (M5S); Stefania Pezzopane (PD). Le opposizioni, negando intenti strumentali e lodando l’operato dei soccorritori, hanno posto l’accento su disfunzioni e ritardi nei soccorsi (prolungato blackout elettrico, blocco della viabilità, problemi della rete idrica, ordinanze contraddittorie), sulle carenze nell’assistenza, sulle promesse non mantenute fatte agli allevatori e agli agricoltori, sulla mancata erogazione di risorse. L’Assemblea ha poi ripreso l’esame della relazione della Commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito (Doc. XXIII, n. 18). Nella seduta di ieri  Vaccari (PD) ha illustrato la relazione e si è svolta la discussione generale. Il vice ministro dell’Interno Bubbico ha assicurato che l’azione del governo è volta a ridurre l’offerta dei giochi, a garantire la trasparenza proprietaria e la correttezza delle concessioni, a favorire la concentrazione dei punti vendita, a tutelare i minori. Ha quindi condiviso la proposta di risoluzione, a prima firma del senatore Mirabelli (PD), che pone l’accento sulla necessità di una nuova disciplina del settore dei giochi. Il testo propone di intervenire sulle barriere all’ingresso del sistema dei giochi (procedure di rilascio, rinnovo e mantenimento di concessioni), di rivedere l’apparato sanzionatorio penale e amministrativo contro il gioco illecito, di rafforzare le misure antiriciclaggio attraverso la tracciabilità delle vincite al gioco.

La seduta è terminata alle ore 12:40. La seduta pomeridiana iniziata alle ore 17, terminata la discussione della relazione della Commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito (Doc. XXIII, n. 18),  ha approvato la proposta di risoluzione unitaria, a prima firma del senatore Mirabelli (PD), che pone l’accento sulla necessità di una nuova disciplina del settore dei giochi; propone di intervenire sulle barriere all’ingresso del sistema dei giochi (procedure di rilascio, rinnovo e mantenimento di concessioni), di rivedere l’apparato sanzionatorio penale e amministrativo contro il gioco illecito, di rafforzare le misure antiriciclaggio attraverso la tracciabilità delle vincite. Sottolinea, inoltre, la necessità di concludere l’intesa tra lo Stato e le Regioni per definire le caratteristiche dei punti vendita e i criteri per la distribuzione sul territorio al fine di agevolare i controlli; raccomanda, infine, al governo una riflessione sugli attacchi informatici e iniziative per misure armonizzate a livello europeo volte ad evitare infiltrazioni criminali nel settore del gioco d’azzardo a distanza. Con diversi accenti, hanno svolto dichiarazioni di voto favorevole Consiglio (LN), Giovanardi (GAL), Falanga (ALA), Torrisi (AP), Malan (FI-PdL) e Mirabelli (PD). Invece  Gaetti (M5S) ha annunciato l’astensione. L’Assemblea ha nuovamente respinto le dimissioni presentate dal senatore Vacciano, dopo gli interventi dello stesso Vacciano (Misto), e di Serenella Fucksia (Misto), Alessandra Bencini (Misto-IdV), Buemi (Aut), Laura Bignami (Misto). L’Assemblea ha rinviato al secondo punto dell’ordine del giorno di domani, a conclusione del ddl sul cyber bullismo, la discussione del ddl n. 2068, recante Delega al governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile.  Marinello (AP), presidente della 13a Commissione permanente, ha proposto di rinviare il ddl in Commissione al fine di esaminare le modifiche proposte dalla Commissione bilancio. Sulla proposta di rinvio sono intervenuti  Elena Montevecchi (M5S) e Arrigoni (LN), che hanno criticato la procedura di urgenza deliberata nella seduta di ieri,  D’Alì (FI-PdL), che ha sollecitato un confronto più ampio sugli emendamenti, Maria Mussini (Misto) e Giovanardi (GAL). La seduta è terminata alle ore 19:30.

Giovedì 26 l’Aula ha iniziato alle ore 9,30 ed ha avviato l’esame del ddl n. 1261-B, disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati. Il relatore, Palermo (Aut), ha illustrato il testo proposto dalla Commissione, che ha espunto le norme penali introdotte dalla Camera per tornare all’impostazione originaria del ddl. Il provvedimento, infatti, non è rivolto agli adulti bensì ai minori in ambito scolastico, non verte sul fenomeno generale del bullismo, di cui è già previsto il reato, bensì sul fenomeno specifico del cyberbullismo che il legislatore intende contrastare con misure preventive anziché repressive, puntando sull’educazione, la sensibilizzazione, la diffusione della consapevolezza.

L’articolo 1 indica le finalità della legge e definisce il fenomeno del cyberbullismo. L’articolo 2 prevede, a tutela della dignità del minore, l’istanza per oscuramento, rimozione o blocco di dati personali diffusi via internet. L’articolo 3 istituisce il tavolo tecnico per la prevenzione che redige un piano di azione, integrato con il codice di coregolamentazione a cui devono attenersi gli operatori di social networking e della rete. L’articolo 4 riguarda le linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto in ambito scolastico. L’articolo 5 riguarda l’informativa alle famiglie, le sanzioni in ambito scolastico e i progetti di sostegno e recupero. L’articolo 6 prevede che la polizia postale relazioni con cadenza annuale al tavolo tecnico e stanzia ulteriori risorse per lo svolgimento di attività di formazione in ambito scolastico. L’articolo 7 disciplina la procedura dell’ammonimento. Alla discussione generale hanno preso parte  Giuseppina Maturani, Josefa Idem, Nicoletta Favero, Laura Puppato, Pamela Orrù, Cociancich, Luara Fasiolo, Donella Mattesini (PD); Malan, Maria Rizzotti, Anna Maria Bernini (FI-PdL); Manuela Serra, Rosetta Enzo Blundo (M5S); Liuzzi (CoR); Consiglio (LN). Gli articoli 1, 2 e 3 sono stati approvati con modifiche, mentre per gli altri l’Assemblea ha avviato l’esame del ddl n. 1261-B, disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati. Il relatore, Palermo (Aut), ha illustrato il testo proposto dalla Commissione, che ha espunto le norme penali introdotte dalla Camera per tornare all’impostazione originaria del ddl. Il provvedimento, infatti, non è rivolto agli adulti bensì ai minori in ambito scolastico, non verte sul fenomeno generale del bullismo, di cui è già previsto il reato, bensì sul fenomeno specifico del cyberbullismo che il legislatore intende contrastare con misure preventive anziché repressive, puntando sull’educazione, la sensibilizzazione, la diffusione della consapevolezza. Gli articoli 1, 2 e 3 sono stati approvati con modifiche, mentre i restanti sono stati approvati senza modifiche. Le dichiarazioni e il voto finale sono rinviati alla seduta di martedì 31 gennaio.

La seduta pomeridiana iniziata alle ore 16 è stata dedicata allo svolgimento di interrogazioni. Il vice ministro per le Politiche agricole, Olivero, ha risposto all’interrogazione n. 3315, della senatrice Fasiolo (PD), concernente la disciplina relativa ai controlli e al sistema sanzionatorio dei prodotti vitivinicoli.

Lo stesso Olivero ha risposto all’interrogazione n. 3337, del senatore Stefano (Misto), concernente le misure di contrasto alla diffusione tra le piante d’ulivo del batterio Xylella fastidiosa Olivero ha poi risposto all’interrogazione n. 3382, delle senatrici Munerato e Bellot (Misto-Fare), concernente le iniziative in favore delle imprese agricole e zootecniche colpite dal maltempo nel centro sud.

Il sottosegretario  per la Giustizia,  Ferri, ha risposto all’interrogazione n. 480, presentata il 18 novembre 2013 dal sen. Cuomo (PD), concernente la restituzione delle somme anticipate dai comuni per la gestione degli uffici giudiziari.  Poi ha poi risposto all’interrogazione n. 2890, di cui è prima firmataria la senatrice Mussini (Misto), sull’incremento della dotazione organica del tribunale di Reggio Emilia.

Terminata la seduta alle ore 17,15, ho chiesto al senatore del PD Claudio Moscardelli, appena uscito dall’aulaun commento sulla decisione della Consulta sulla legge elettorale. Questa la sua risposta: «Dopo la sentenza della Corte Costituzionale il Paese può andare al voto. È evidente che sarebbe auspicabile un accordo tra le forze politiche responsabili per approvare una legge elettorale più omogenea e più in grado di rispondere alla necessità di dare governabilità all’Italia. Il PD ha proposto il Mattarellum e invitato le altre forze ad avanzare le loro proposte. In assenza di proposte chi è che favorisce un voto presto? Credo che ciascuno debba farsi carico di indicare soluzioni su cui trovare un accordo. Penso per esempio che il premio di maggioranza alla coalizione e non al partito sarebbe più utile al Paese”.
 

 

 

 

 

 

 

 

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