Stato di emergenza per riparare i disastri del nubifragio sulla Calabria ionica

Nubifragio CalabriaREDAZIONE/

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio si sono recati stamattina in Calabria, nei luoghi devastati dal nubifragio abbattutosi ieri notte sulla costa jonica, dove incontreranno, tra gli altri, il presidente della Regione Mario Oliviero, il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao e i sindaci delle zone colpite. Dopo un sopralluogo dell’area, presso il Commissariato di polizia di Rossano Calabro, sede del Centro operativo misto, si svolgerà una riunione per fare un punto della situazione e per stabilire, in stretto raccordo con la Regione e le autorità locali, le eventuali misure da intraprendere. Intanto si tenta un calcolo dei danni provocati dalla pioggia, dal vento e dallo straripamento di fiumi a Rossano, Corigliano, negli altri comuni, e nelle aree ad alta produzione di agrumi di qualità. Il presidente Oliverio ha chiesto al governo che sia proclamato lo stato di emergenza.

A Rossano e Corigliano in particolare le strade sono ancora invase da fango e detriti, che i torrenti ingrossati hanno in certi punti letteralmente sbriciolato. A ancora per oggi la Protezione Civile afferma che resta la valutazione di “criticità rossa per il versante ionico settentrionale della Calabria; criticità arancione sulla parte restante della Calabria, la Basilicata e la Puglia meridionale; criticità gialla per la Puglia centro-settentrionale e la Sicilia”.

“Non siamo ancora in grado di fare delle stime – ha riferito all’Adnkronos il governatore della Calabria Mario Oliverio – Da una primissima valutazione i danni a strutture, attività balneari e abitazioni sono enormi. Al momento non si registrano vittime fortunatamente. E’ stata una pioggia straordinaria, concentrata sulla costa Jonica, e in particolare a Rossano e Corigliano”.

Ieri numerose famiglie sono rimaste isolate, mentre gli ospiti di un campeggio sono stati evacuati. A Rossano Calabro è crollata una strada del centro storico, mentre decine di auto venivano trascinate dal fango. Anche un’automobile della polizia, che aveva appena portato in salvo una quarantina di persone rimaste intrappolate in un hotel, tra cui molti bambini, è stata trascinata dalle acque del torrente esondato. Altre squadre delle forze dell’ordine hanno evacuato alcune abitazioni a Rossano Calabro e sono intervenute per mettere in sicurezza adulti e bambini rimasti intrappolati in un villaggio turistico. L’esondazione del torrente Citrea ha provocato l’isolamento di alcuni quartieri in località Petra, Ciminata, Vallato, Toscano ed altre.

Tantissimi gli interventi dei vigili del fuoco per gli allagamenti e gli smottamenti.  Sul lungomare di Rossano sono arrivate le ruspe per la rimozione di cassonetti e oggetti di grandi dimensioni che ostruivano le arterie. I lidi che fino a ieri ospitavano i turisti sono stati letteralmente spazzati via. Proprio in questa zona nei giorni scorsi era stato fotografato il calciatore dell’Inter Hernanes, in vacanza a Rossano. Anche il lungomare di Schiavonea, a Corigliano, era allagato.

“Secondo un primo consuntivo  – dichiara il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti che ha perlustrato il territorio comunale a bordo di un elicottero della Polizia insieme al presidente della Regione Mario Oliverio – le situazioni più critiche si sono registrate in località Sant’Angelo, nella zona costiera, dove si sono verificati numerosi allagamenti di terreni, attività balneari e abitazioni, e nel Centro storico dove si sono verificati numerosi smottamenti, nella zona antica e sulle strade d’accesso. Continuiamo a lavorare ininterrottamente insieme alle forze dell’ordine e ai tecnici della Protezione civile e della manutenzione comunale”.

Dopo la fase critica di ieri mattina, quando circa 10mila utenze erano rimaste elettricità, tutti i servizi essenziali stanno ritornando ad essere erogati normalmente. Per quanto riguarda l’energia elettrica non ci sono stati disservizi sulla rete di alta tensione gestita da Terna, mentre proseguono gli interventi Enel che è ancora a lavoro, sul territorio comunale, con 20 squadre. Il Comune attraverso l’ausilio di ditte private sta provvedendo al ripristino degli argini del torrente Citrea e alla ricanalizzazione delle acque. Rimangono chiusi alcuni sottopassaggi ferroviari. Sono operativi i centri di accoglienza e ricovero allestiti nelle strutture sportive di via Candiano e Viale Sant’Angelo, dove sono stati garantiti pranzi a sacco a quanti, cittadini e soprattutto turisti, hanno chiesto e trovato ricovero nelle strutture.

Molti gli episodi di salvataggio che hanno evitato che il nubifragio comportasse anche perdite umane. Una cinquantina di persone sono state salvate dagli specialisti del Soccorso alpino fluviale della Guardia di finanza a Rossano. Tra essi anziani, donne e bambini rimasti isolati nelle abitazioni accerchiate dall’acqua. Un gruppo di scout che stava facendo un’escursione sulle montagne rossanesi ed era rimasto bloccato dopo il nubifragio è stato portato in salvo grazie all’ausilio delle squadre dei volontari, giunte in città da tutta la provincia, di Lipa Ambiente di Castrovillari, volontari e Protezione Civile di Acri, Soccorso Alpino, associazione “Il Gabbiano” e Gera Corigliano. Tutti accorsi in aiuto delle squadre di volontari locali della Croce Rossa e della Protezione civile, oltre che delle forze dell’ordine che erano impegnate nella ricerca del gruppo scout.

E’ stato attuato anche un piano di evacuazione per turisti e villeggianti ospiti dei campeggi cittadini. Attiva da subito anche tutta la rete sociale e solidale associazionistica e della Chiesa diocesana che attraverso le parrocchie, i volontari e la Croce Rossa stanno fornendo anche oggi assistenza ai cittadini in difficoltà.

Le testimonianze. “Sono 30 anni che vivo a Rossano e non ho mai visto una cosa del genere”. E’ la testimonianza di Francesco Oliverio, uno dei tanti residenti di Rossano Calabro, rimasto ieri bloccato in casa, nella zona di Rossano Scalo. “A 50 metri da casa mia c’è una strada che sembrava un fiume – dice all’Adnkronos – l’acqua portava tutto verso il mare fino a ridurre il lido un disastro, con macchine accatastate una sopra l’altra”.

Un altro residente racconta: ”Avevo visto che il torrente vicino casa si stava ingrossando, sono andato ad avvertire i miei genitori di fare attenzione e tenerlo sotto controllo quando all’improvviso è arrivata un’ondata”. La famiglia dell’uomo è rimasta isolata in un quartiere dove l’acqua ha raggiunto il metro e mezzo d’altezza. ”Per fortuna -spiega – abitiamo in una villetta a due piani e i miei genitori, che stanno al piano inferiore, ci hanno raggiunti al secondo piano. L’auto di mio padre galleggiava letteralmente nell’acqua”.

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