Variante “Delta”: frecciate tra scienziati

Caro Scienziato, il tema fondamentale è il rischio, ben differente, tra vaccinati e non, di finire in ospedale. Nessuno te lo ha spiegato nel tuo paese?”. E’ il tweet con cui Alberto Zangrillo, primario di rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano, interviene sulle recenti dichiarazione del professore Anthony Fauci, l’’immunologo statunitense consulente del presidente Joe Biden, ai microfoni di Msnbc oltre a ricordare l’importanza del vaccino anti-covid ha – tra le varie affermazioni – evidenziato che i soggetti vaccinati che si infettano per la variante Delta sono molto meno numerosi rispetto ai soggetti non vaccinati ma, nei casi di positività, la carica virale è la stessa.
“La variante Delta è totalmente dominante negli Usa. Il quadro è completamente cambiato: il livello di virus nei vaccinati che si infettano, un evento più raro che può verificarsi, è esattamente lo stesso rispetto al livello di virus nelle persone non vaccinate” che vengono contagiate. Sono le parole del professor Anthony Fauci. “Due mesi fa, il livello di virus nelle mucose di un soggetto vaccinato era nettamente inferiore: ora la variante Delta ha cambiato totalmente lo scenario”, sono le parole dello scienziato. La variante Delta del coronavirus, per quanto più trasmissibile, non è più letale. E’ quanto ha sostenuto l’epidemiologa dell’Organizzazione mondiale della sanità, Maria van Kerkhove, durante il briefing dell’Oms a Ginevra, secondo cui “abbiamo visto un aumento dei ricoveri” a causa della diffusione della variante, “ma non un abbiamo ancora visto un aumento della mortalità”.

Dal canto suo, il responsabile delle emergenze dell’Oms, Mike Ryan, ha ribadito che “i vaccini attualmente approvati forniscono tutti una protezione significativa contro la gravità della malattia ed i ricoveri”.

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