Un diciottenne tedesco-iraniano è l’unico autore della strage di Monaco. Ha ucciso 9 persone e si è suicidato

Monaco attentatoA compiere la strage  di ieri a Monaco di Baviera è stato un “lupo solitario”: un diciottenne con cittadinanza tedesca ma di origini iraniane, Ali Sonboly, che poi si è suicidato con la stessa arma con la quale ha seminato la morte uccidendo 9 persone (5 erano dei ragazzi) e ferendone altre 16. L’attentato è avvenuto in un ristorante McDonald’s che si trova nei pressi del centro commerciale Olympia, alla periferia nord della città, sorto nell’area dove nel 1972 sorse il villaggio olimpico nel quale fu compiuto l’attentato di estremisti palestinesi contro gli atleti israeliani.

Monaco attentatore A sparare, dunque, come annunciato in nottata dalla polizia, è stato questo giovane tedesco-iraniano di 18 anni per motivi che dovranno essere chiariti ancora fini in fondo, ma che comunque sono estranei ad ogni appartenenza all’Isis. Il killer, con doppia cittadinanza tedesca e iraniana, da diversi anni residente a Monaco, ha iniziato a sparare con una pistola poco prima delle 18 davanti al fast food. E’ stato inseguito da agenti in borghese e poi, come confermato dal capo della polizia di Monaco, Hubertus Andrae, si è suicidato a circa un chilometro dal centro commerciale dopo aver ingaggiato un battibecco (foto in basso) con un uomo affacciato a un balcone affermando di aver voluto reagire agli episodi di bullismo di cui era stato vittima e di essere stato perciò in cura in un centro psichiatrico.

Fino alla tarda serata di venerdì si era parlato di tre attentatori, perché era stata vista  un’auto partire a forte velocità con tre persone a bordo subito dopo la sparatoria, ma successive indagini hanno consentito di accertare che quelle persone erano estranee alla strage; anzi ora polizia ha escluso che il giovane tedesco-iraniano avesse complici e che ci fossero altri due attentatori.

I medici dell’ospedale dicono che 3 dei feriti sono “gravi” mentre gli altri 13 vengono definiti “leggeri”: lo ha comunicato il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andrae, confermando fra i feriti ci sono anche bambini e adolescenti.

Per certi aspetti le nuove informazioni sulla strage attenuano, se possibile, la gravità del nuovo episodio terroristico rispetto a ciò che invece è stato accertato per la strage di Nizza, dove le 84 persone (tra cui 6 italiani) massacrate dal grosso camion avventatosi sulla folla che passeggiava sulla Promenade del Anglais sono risultate vittime di una azione organizzata da mesi con dei complici, anche se attuata da una sola persona. Ma è altrettanto allarmante come il fenomeno dei “lupi solitari” stia facendo proseliti e rappresenti una minaccia sempre più diffusa e difficilmente prevedibile e da prevenire.

Non differiscono invece le immagini della capitale bavarese da quelle di altre città che hanno subito attentati analoghi: una città paralizzata dal panico, e assediata dagli automezzi delle forze di polizia, le cui sirene accrescono,  impotenti, il clima di angoscia che attanaglia la gente.

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