TEMPI SUPPLEMENTARI/ Serie A: il 2016 si apre senza ribaltoni, carbone solo per Roma, Milan, Lazio e Zamparini. Le “magnifiche 4”, al giro di boa, si giocheranno il titolo d’inverno

mihadi Fabio Camillacci/

Anno nuovo, campionato vecchio ma sempre appassionante. Nessuno scossone alla ripresa dopo la sosta per le festività: una sosta esagerata e troppo lunga. Nella calza della Befana della Serie A, l’unica grande sorpresa è la caduta casalinga del Milan contro il Bologna. Berlusconi e Galliani furiosi, Mihajlovic nuovamente sulla graticola. Intanto, dopo il “fantomatico” Mr Bee (ormai dato per disperso tra la nebbia in Val Padana), si torna a parlare di cessione del club: Berlusconi sarebbe in trattative con un fondo americano. Staremo a vedere. Nel frattempo, Milan ferito proprio da un ex: l’allenatore dei felsinei Donadoni che continua a stupire per come ha rigenerato i rossoblù. Le feste non sono risultate indigeste alle big. Delle prime 5 stecca solo la Roma, ma, il 3-3 del Bentegodi contro il Chievo conferma che i giallorossi non sono guariti, i difetti sono quelli di sempre.

Confusione Roma. Squadra specchio del tecnico: i limiti di Garcia si vedono tutti e incidono sul rendimento della squadra. Una squadra disorganizzata, un gruppo che in settimana lavora poco e male. Ennesimo grave errore di patron Pallotta, non cacciare l’allenatore francese approfittando dello stop di fine anno.Unica nota lieta: la linea giovane. Il 18enne nigeriano Sadiq segna la sua seconda rete in A (la seconda consecutiva), esordio assoluto invece per il 18enne Di Livio junior, ovvero Lorenzo figlio di Angelo, ex calciatore di Juventus e Fiorentina. Lorenzo è parso essere un promettente esterno, un “Soldatino” degno erede del padre. Esordio in A anche per il 17enne attaccante Marco Tumminello. I tanti infortuni (unica attenuante per il tecnico) hanno costretto Garcia a far ricorso alla linea verde. Una pillola che fa storia: in Chievo-Roma, per la prima volta l’arbitro è stato aiutato dalla “Goal Line Technology”. Il gol di Pepe (un ex) direttamente su calcio piazzato, non era stato visto dall’arbitro Irrati.

La volatona d’inverno con l’Inter capolista. Come detto, le altre vincono tutte e nel prossimo week end si giocheranno all’ultimo respiro il titolo di campione d’inverno. Titolo platonico sì ma che statisticamente vale mezzo scudetto. L’Inter espugna il difficile campo dell’Empoli col risultato che più preferisce: l’1-0 (il 9° stagionale, segno di forza e grande pragmatismo). Torna decisivo Icardi con una zampata delle sue. Il massimo col minimo sforzo: un gol e tanta difesa, tanto contenimento. La classica Inter del “Mancio”, senza gioco ma pratica. Insomma, i nerazzurri continuano a non incantare, anzi restano brutti da vedere, però sono lassù, in testa alla classifica con un punto di vantaggio su Napoli e Fiorentina. L’Empoli avrebbe meritato il pari, deve accontentarsi degli applausi.

La Viola è sempre più una splendida realtà del nostro calcio. Al contrario della Roma, grazie alla bravura di mister Paulo Sousa, quella gigliata è una squadra organizzatissima che fa del possesso palla il suo punto di forza. Non solo, la Fiorentina è efficace anche in fase difensiva e gioca bene in attacco. Il colpo corsaro di Palermo però porta soprattutto la firma di Ilicic, ex di turno autore di due autentici gioielli. La conferma del talentuoso sloveno è un’altra scommessa vinta dalla famiglia Della Valle che ha fatto di tutto per trattenere a Firenze il giocatore.

Delirio a Fuorigrotta. Napoli sogna, anche senza i gol di Higuain. Stasera gli azzurri contro il Torino al San Paolo hanno dimostrato di essere in grado di vincere pure quando “El Pipita” resta a secco. Ci pensa Insigne: Lorenzo “Il Magnifico” pennella una traiettoria da applausi, alla Maradona. Il raddoppio (dopo il pari dell’ex Quagliarella su rigore) lo sigla Hamsik. Il Napoli subisce poco e crea tanto. Anche i ricambi si rivelano all’altezza dei titolari. Altro esempio in cui la mano dell’allenatore si vede (l’opposto di ciò che accade alla Roma).

Juventus sull’ottovolante. La Vecchia Signora dal derby col Toro è un autentico rullo compressore. La “remuntada” bianconera non conosce sosta: allo Stadium contro il Verona fanalino di coda, arriva l’8° vittoria consecutiva per i ragazzi di Massimiliano Allegri, bravo a cementare il gruppo dopo le difficoltà di inizio stagione e rilanciarlo alla grande. Lo scriviamo da inizio campionato, lo scrivevamo anche quando i bianconeri erano lontanissimi dalla vetta, non possiamo che ribadirlo oggi : la Juve resta la favorita numero uno per il tricolore. Però, Inter, Napoli e Fiorentina si confermano all’altezza di “Madama”: degne rivali per lo scudetto. Un gradino più sotto c’è la Roma, vittima dei suoi equivoci tecnico-societari. Inter, Napoli, Fiorentina e Juventus: 4 squadre racchiuse in 3 punti, la volata per il titolo d’inverno si deciderà nel prossimo fine settimana quando andrà in scena l’ultima giornata del girone d’andata.

Follia Zamparini. Nuova svolta a Palermo, anzi cambio e repentino dietrofront: Maurizio Zamparini, ancora una volta arrabbiato dopo la sconfitta interna con la Fiorentina, aveva esonerato Ballardini. Al suo posto doveva tornare Beppe Iachini, l’allenatore esonerato il 10 novembre, due giorni dopo la vittoria con il Chievo. Ma un confronto telefonico con il nuovo/vecchio tecnico ha fatto saltare tutto. E così domani ad allenare la squadra ci sarà ancora Ballardini. A meno di nuove clamorose svolte. Zamparini avrebbe rotto con Iachini dopo una telefonata in cui l’allenatore chiedeva garanzie sui rinforzi da acquistare al mercato di gennaio. Il presidente non li ha garantiti, i toni si sarebbero alzati e il “vulcanico” patron avrebbe deciso di richiamare Ballardini. Schizofrenia Zamparini, il “mangia allenatori”.

Le altre, passo falso Lazio. Pioli come Mihajlovic è un altro tecnico sulla graticola. I punti guadagnati prima di Natale con la prestigiosa vittoria sul campo dell’Inter capolista, sono stati vanificati dallo squallido 0-0 dell’Olimpico col Carpi. Il Sassuolo pareggiando in casa col Frosinone perde l’occasione di avvicinarsi alle “5 sorelle” e staccare il Milan. Preziosa vittoria salvezza per l’Udinese che al “Friuli” batte l’Atalanta e la aggancia in classifica a quota 24 punti: gli stessi della Lazio. Anche dal centro classifica in giù: anno nuovo, campionato vecchio (nella foto, tre tecnici sotto accusa: da sinistra, Mihajlovic, Garcia e Pioli. I primi due sabato prossimo si sfideranno in Roma-Milan, anticipo del 19° turno. Ultima chiamata per Miha?).

 

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