di FABIO CAMILLACCI/ Milan, il cambio della guardia in panchina non è servito a niente. Da Giampaolo a Pioli (foto) tutto come prima e peggio di prima. Un pareggio, una vittoria e due sconfitte con Pioli al timone. Sei sconfitte in 11 partite, una squadra allo sbando quella rossonera: d’altronde, da un tecnico mediocre a un altro, era lecito aspettarsi questo. Donnarumma e compagni durano un’ora, poi spariscono e la Lazio sprinta: dopo il vantaggio firmato dal solito Ciro Immobile (sempre più capocannoniere della Serie A con 13 gol) è Correa a segnare il 2-1 definitivo a una manciata di minuti dal termine. Di Piatek (ma è decisiva la deviazione di Bastos) il momentaneo pareggio milanista. Un successo storico quello dei biancocelesti che non vincevano al Meazza contro il Milan da 30 anni, era il 3 settembre del 1989: il muro di Berlino non era ancora caduto. All’epoca decise un’autorete di Paolo Maldini, oggi dirigente e tra i protagonisti del disastro rossonero. Strani scherzi del destino.
Un successo che consente all’Aquila di volare al quarto posto con l’Atalanta e con il sorprendente Cagliari che a Bergamo stende la Dea per 2-0. Il Milan invece a oggi è più vicino alla zona retrocessione che alla zona Champions. L’undicesimo posto è preoccupante, anche perchè ora il Diavolo è atteso dalle sfide contro Juventus e Napoli. Questo Milan gioca male, è impaurito, segna poco e subisce molto; una squadra piena di calciatori non da Milan. Il tempo delle riflessioni, altre riflessioni, probabilmente arriverà presto. Complimenti invece alla bella Lazio di Simone Inzaghi, una compagine che gioca un calcio spumeggiante.
Cagliari in formato Champions nel lunch match dell’11° giornata di Serie A. I sardi in terra lombarda fanno il colpaccio contro l’Atalanta e continuano a sognare a occhi aperti. Mentre, i nerazzurri di Gasperini, per la prima volta, chiudono una gara di campionato senza segnare. Autogol di Pasalic e rete di Oliva per i ragazzi di Maran. Sulla prestazione della Dea pesa però l’espulsione di Ilicic al 39′. Sul taccuino anche una clamorosa traversa colpita da Gomez.
Nuovo episodio di razzismo. Al Bentegodi, il match tra Verona e Brescia è stato sospeso per tre minuti dall’arbitro Mariani a causa di alcuni cori razzisti rivolti a Mario Balotelli, il quale, all’11’ della ripresa, si è fermato e ha calciato il
pallone verso la curva degli ultras scaligeri (foto) con un gesto istintivo di stizza, minacciando di lasciare il campo. L’attaccante, in segno di solidarietà, è stato abbracciato da compagni e avversari: poi, dopo l’annuncio dello speaker, il gioco è ripreso. E’ anche giallo sull’episodio perchè l’allenatore del Verona Juric ha detto di non aver sentito questi cori, confermati però dagli ispettori della Figc. Crediamo comunque che ingigantire questi odiosi episodi sia controproducente: si rischia di moltiplicarli e di esaltare gli istinti degli autentici razzisti, come hanno dimostrato le dichiarazioni del capo della tifoseria del Verona, Luca Castellini, il quale intervistato dall’emittente Radio Cafè, è arrivato ad affermare che “Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana, ma non potrà mai essere del tutto italiano“.
Rondinelle ancora sconfitte: salta la panchina di Eugenio Corini, 5° esonero stagionale. Udinese, tre punti salvezza senza allenatore. A Verona, sul campo finisce 2-1 per un’ottima Hellas con Balotelli che poi all’85’ va a segno per il Brescia. A fine match il vulcanico patron dei bresciani Cellino, annuncia l’esonero di Corini. In pole per sostituirlo c’è l’ex Cagliari Diego Lopez. L’Udinese ritrova la vittoria con il tecnico traghettatore. Dopo l’esonero di Tudor, i friulani con Luca Gotti in panchina vincono per 3-1 a Marassi contro il Genoa. Confermato però il ruolo di traghettatore di Gotti: ancora poche ore e conosceremo il nome del nuovo allenatore dell’Udinese. Spettacolo e gol allo stadio Via del Mare tra Lecce e Sassuolo, con i salentini due volte in vantaggio e due volte raggiunti dagli emiliani. E lo spezzatino di questa undicesima giornata, non è ancora finito: si completerà lunedi con il “Monday Night” Spal-Sampdoria. E l’indigestione di calcio continua, visto che è alle porte un’altra tre giorni di Coppe europee.
Commenta per primo