Sorpresa (e allarme) a Venezia per l’acqua verde nel Canal Grande. Poi la spiegazione: fuga di liquido tracciante per segnalare il tragitto in caso di perdita d’acqua

Svelato, forse, il mistero del “Canal Grande in verde” (come mostra la foto)  manifestatosi improvvisamente questa mattina nei pressi del Ponte di Rialto, inducendo i veneziani a formulare una serie di ipotesi, tra cui una forma originale di protesta degli ambientalisti nell’ambito della campagna sul clima. Dopo i primi accertamenti, condotti dai Vigili del Fuoco insieme alla Polizia locale di Venezia e all’Arpav, il Prefetto di Venezia aveva disposto “una riunione di coordinamento interforze per l’adozione di eventuali misure”. Poi si sarebbe accertato che a far cambiare colore alle acque sarebbe stato un liquido tracciante (immesso in caso di perdite d’acqua per comprenderne il tragitto). Il liquido non sarebbe quindi nocivo per la salute dei cittadini, così come accertato anche dai vigili del fuoco.

Esclusa, dunque, un’azione dei gruppi ambientalisti, che hanno smentito un coinvolgimento nella vicenda. “Quel che si sa, ora, è che si tratta di un liquido tracciante e non ovviamente di alghe, ma questo era già presumibile prima, anche per via della localizzazione e del colore fluorescente – ha commentato il presidente della Società di Medicina Ambientale (SIMA), Alessandro Miani, contattato telefonicamente dalla agenzia Dire – Può darsi che sia stato uno sversamento accidentale oppure di una burla”. Venezia in questi giorni è presa d’assalto dai turisti e proprio oggi si è svolta in città la Vogalonga, regata non competitiva che percorre anche il Canal Grande. “È facile che possa trattarsi anche di uno scherzo di emulazione e comunque di pessimo gusto“, ha concluso Miani.

 

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