Si è spento il filosofo della politica Salvatore Veca. Aveva 77 anni. Il ricordo dell’Università di Pavia e della Fondazione Feltrinelli

E’ morto il filosofo della politica Salvatore Veca. Aveva 77 anni.  La Casa della Cultura, di cui era presidente, ne ha dato l’annuncio con questo messaggio: “Addio a Salvatore Veca, la Casa della Cultura piange il suo presidente, il filosofo, l’amico generoso e instancabile: la perdita è enorme, non ci sono parole. Partecipa al dolore della moglie Nicoletta e dei figli“.

Nato a Roma, Veca si laureò a Milano con Ludovico Geymonat ed è stato a lungo ordinario di filosofia politica all’Università di Pavia, dove è stato anche Preside della Facoltà di Scienze politiche. Tra le molte altre cariche, è stato inoltre presidente della Fondazione Feltrinelli.

Il Rettore dell’ateneo pavese, Francesco Svelto, scrive: “Pavia è stata per trent’anni il centro della sua carriera accademica. Ordinario di Filosofia politica a scienze politiche, ha partecipato a lungo e attivamente al governo dell’ateneo: preside della facoltà, prorettore alla didattica, garante degli studenti e per dodici anni rettore del Collegio Giasone del Maino. Ha contribuito alla nascita della scuola universitaria superiore Iuss, di cui è stato prorettore vicario. “Salvatore Veca rappresenta un modello esemplare e rarissimo di professore universitario integrale: ricercatore raffinato, docente amato, intellettuale impegnato, servitore delle istituzioni. È stato un maestro per generazioni di studenti e ha formato moltissimi studiosi nella sua disciplina. L’ università di Pavia  lo piange, ma lo annovera già da ora tra i suoi grandi protagonisti di cui sarà sempre orgogliosa“.

La Fondazione Feltrinelli a sua volta diffonde questo messaggio: “La ragione, l’etica, la politica, la giustizia, la sostenibilità, il diritto ai diritti, a prendere voce, ad essere liberi per partecipare alla democrazia e alla felicità. Salvatore Veca ci ha insegnato a riflettere sulle nostre dimensioni più private, a non recedere dal percorso indispensabile e aspro della conquista dei diritti e soprattutto ad agire in modo consapevole perché la nostra azione sinergica possa rendere la società più inclusiva e giusta. Nel corso di una carriera come accademico, scrittore e intellettuale ha tracciato un segno nel pensiero politico e nella filosofia, consegnandoci volumi fondamentali e un metodo che ha accompagnato per tantissimi anni la Casa editrice Feltrinelli, la Fondazione di via Romagnosi e l’intero progetto della nuova fondazione Giangiacomo Feltrinelli di viale Pasubio: dall’ombra di un eterno presente, tendenzialmente illusorio e omologante, si esce con il confronto tra le idee e il piacere della conoscenza. Non smetteremo mai di crederci“.

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