Salvini al popolo leghista: “Mai servi, neppure di Berlusconi”

Verbavolant“Se qualcuno pensa che il futuro della Lega sia quello di un piccolo partito servo di qualcun altro, di Berlusconi o di Forza Italia, ha sbagliato”. Così Salvini dal palco di Pontida rispondendo indirettamente a Bossi. “Voglio cambiare il Paese ma come voglio io, voglio accordi scritti con il sangue”, ha aggiunto il leader della Lega. “Non mi interessano le poltrone”, niente “accordi al ribasso”.”Sono orgoglioso di quanto fatto, del resto qualche problema ce lo siamo creati in casa noi”. Ma “si vince se siamo uniti”, è il messaggio al popolo leghista.

Umberto Bossi invece ha una posizione diversa: “La Lega non potrà mai essere un partito nazionale: l’obiettivo deve restare la secessione della Padania”. “Ho studiato con molta attenzione la Lega.Era in un momento di grande confusione. Ma la Padania vive nel cuore e nella testa della gente del nord, ed è difficile tirarla fuori. La Lega è nata per la libertà del nord dall’oppressione del centralismo italiano e aiuterà sempre chi vuole conquistare libertà”.

Comune tra i due l’insofferenza per i giornalisti e dai militanti fischi per Gad Lerner, scortato fuori.

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