Referendum: queste le regole sulla par condicio fissate dalla Vigilanza sulla Rai

La Commissione di Vigilanza Rai ha approvato all’unanimità – con alcune modifiche rispetto al testo predisposto dai relatori Francesco Verducci (Pd) e Jonny Crosio (Lega Nord) –  il regolamento per l’applicazione della par condicio per la campagna referendaria. Esso prevede che

a)  in tutte le trasmisssioni che trattano il tema del referendum gli spazi sono ripartiti in due parti uguali tra i favorevoli e i contrari al quesito;

b) nei programmi di comunicazione politica (tribune, interviste, confronti) la parità è matematica, ma anche nei programmi  d’informazione, come i Tg, non può essere in alcun modo determinata una situazione di vantaggio per una delle due posizioni;

c) alle trasmissioni sul referendum partecipano il comitato promotore, le forze politiche, anche quelle rappresentative delle minoranze linguistiche, e tutti i comitati e associazioni della società civile che abbiano un interesse obiettivo e specifico sul tema referendum.

La presenza degli esponenti del governo nei Tg deve essere limitata all’attività istituzionale per garantire completezza e imparzialità  dell’informazione. La delibera della Vigilanza richiama infatti il limite contenuto nella legge 515 del 1993, secondo la quale, come ha ripetuto più volte l’AGcom, l’informazione sul governo deve limitarsi a obiettive esigenze informative legate all’attività dell’esecutivo, senza dare spazio alla propaganda elettorale.

Fino al 4 dicembre la Rai pubblicherà quotidianamente sul proprio sito internet i dati del monitoraggio dei tempi fruiti dai favorevoli e contrari al quesito. L’Azienda è chiamata a garantire un efficace e tempestivo riequilibrio di eventuali situazioni di disparità. I dati ufficiali, su cui possono essere irrogate eventuali sanzioni, sono comunque quelli pubblicati dall’AGcom ogni due settimane e poi ogni settimana a partire dalla terzultima precedente il voto.

Le tribune referendarie si svolgerano a partire da novembre; i confronti a due si terranno nella fase finale della campagna.

Infine la Rai deve garantire trasmissioni e pagine Televideo ad hoc sul referendum per le persone con disabilità.

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Ogni cittadino, sulla base di queste indicazioni, potrà verificare se si verificano infrazioni o violazioni ed eventualmente segnalarle alla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai.

1 Commento

  1. Sono proprio curioso di vedere, o meglio di ascoltare, gli interventi “artistici” di Bruno Vespa per le elezioni. Mi dimenticavo che lui non fa del giornalismo, ma solo spettacoli artistici. In effetti lo vedrei benissimo come direttore di un circo.
    Giovanni Pezzi

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