Proteste per la visita di Erdogan a Roma. Scontri nella zona del Vaticano. Un dimostrante ferito

Foto Ansa di Massimo Percossi

Scontri tra manifestanti e polizia al sit-in di protesta a Castel Sant’Angelo contro la visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Roma. Al termine della manifestazione un gruppo di partecipanti, dietro allo striscione ‘Erdogan boia‘, ha cercato di partire con un corteo non autorizzato verso San Pietro. La polizia, in tenuta antisommossa, li ha caricati: un manifestante è rimasto ferito. I partecipanti hanno intonato cori “vergogna, vergogna” e hanno chiesto di poter sfilare  un corteo pacificamente. Un manifestante è stato ferito, riverso a terra col volto insanguinato. Due persone sono state fermate.
Al vaglio degli investigatori anche le immagini riprese dalla polizia scientifica per identificare i partecipanti alle proteste. I manifestanti intanto sono rimasti nei giardini di Castel Sant’Angelo circondati dalle forze dell’ordine. A partecipare al sit in esponenti dei Movimenti e della comunità curda. Ma proteste vi sono state anche in altri momenti della giornata: una anche per iniziativa del movimento dei giornalisti “Articolo 1”.
Non andremo via finché non rilascerete il nostro compagno che avete fermato“, hanno urlato i manifestanti alle forze dell’ordine dopo gli scontri ai giardini di Castel Sant’Angelo. “Ecco la vostra democrazia – urla una donna curda – noi siamo qui a difendere le nostre madri e i nostri figli. Oggi avete perso voi e anche il Papa. Il popolo curdo è qui a chiedere la pace. Avete perso l’umanità”.

La visita dal Papa
 – E’ durata circa cinquanta minuti l’udienza di Papa Francesco al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. “Vi ringrazio per il vostro interesse”, ha detto Erdogan al Papa arrivando in Vaticano, secondo quanto riferito dai presenti. Il Papa a sua volta ha ringraziato per la visita. L’incontro si è svolto in un clima cordiale. Il Papa ha donato ad Erdogan un medaglione rappresentante un angelo, spiegando: “Questo è un angelo della pace che strangola il demone della guerra. E’ simbolo di un mondo basato sulla pace e la giustizia”.
L’incontro tra Papa Francesco ed Erdogan ha visto tra i temi lo status di Gerusalemme: si è parlato anche della “situazione in Medio Oriente, con particolare riferimento allo statuto di Gerusalemme, evidenziando la necessità di promuovere la pace e la stabilità nella Regione attraverso il dialogo e il negoziato, nel rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale”. “Sono state evocate le relazioni bilaterali tra la Santa Sede e la Turchia e si è parlato della situazione del Paese, della condizione della Comunità cattolica, dell’impegno di accoglienza dei numerosi profughi e delle sfide ad esso collegate”, secondo quanto riferisce la sala stampa vaticana.

“Mi vergogno – ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini – che l’Italia ospiti il rappresentante di un regime estremista sanguinario, di un Paese islamico nei fatti, dove la religione comanda sulla legge. La Turchia in Ue sarebbe il disastro. Vorrei vedere come voteranno i partiti, compresa Fi, la nostra mozione contro l’ingresso della Turchia in Ue”.

Roma blindata per l’arrivo del ‘sultano’. Aree off limits, bonifiche a tappeto, reparti speciali in campo per garantire la sicurezza di Recep Tayyip Erdogan, il presidente turco temuto e corteggiato in ordine sparso da Oriente e Occidente.  E se con il pontefice la prospettiva sul mantenimento dello status di Gerusalemme è comune, i colloqui con il capo dello Stato e il premier serviranno a ribadire il fatto che “le relazioni bilaterali sono eccellenti” – come ha detto lo stesso Erdogan prima della partenza – ma difficilmente scalfiranno le sue certezze non negoziabili sulla necessità della ‘guerra’ ai curdi e sulle responsabilità dell’Unione europea in merito allo stallo dei negoziati di adesione di Ankara.

Per proteggere il presidente turco dal rischio di attentati e tenere lontane le proteste annunciate sono stati mobilitati 3.500 agenti. All’interno della ‘green zone’ che va da San Pietro a piazza del Popolo fino al Colosseo e al Circo Massimo non saranno tollerati assembramenti, mentre i percorsi del corteo presidenziale sono stati tenuti riservati

Protestors clash with police during the protest against the official visit of the Turkish President Recep Tayyip Erdogan in Rome, Italy, 05 January 2018.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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