PERISCOPIO/ Se a Bolzano un progetto urbanistico divide in due la città

di GIOVANNI PEREZ – Dopo un silenzio di mesi, in questi giorni è tornato alla ribalta il progetto riguardante il recupero delle vaste aeree attualmente occupate dallo scalo ferroviario di Bolzano. Ovviamente si torna a riproporre il progetto elaborato da uno studio di architettura austriaco (qualcuno aveva dei dubbi?) che prevede, grosso modo per sintetizzare, di sorpassare il rimanente fascio di binari con un sovrapasso che, guardando i disegni, non si capisce bene se transitabile con automezzi o solo pedonale. Inutili le osservazioni di chi obiettava che con questa soluzione si manterrà l’attuale divisione tra il centro storico e i Piani di Bolzano.
Una soluzione, quella prospettata dallo studio austriaco, evidentemente gradita e suggerita dai ras del centro storico con una finalità ben precisa: mantenere inalterato il ruolo centrale e quindi il valore dei loro stabili e dei negozi. Scongiurare il pericolo di una concorrenza. Il quartiere in previsione ai  Piani resterebbe, infatti,  un’area divisa e non concorrenziale.
A chi  chiede di interpellare un altro studio di architettura, come quello del notissimo in campo internazionale Renzo Piano, Comune e Provincia non si degnano  neppure di  rispondere: non si sa mai che i critici abbiano ragione e che il progetto austriaco venga criticato da un architetto che mandi all’aria gli interessi dei big (grandi elettori e finanziatori della Svp) di Via Portici e Via Museo. Una soluzione diversa da quella voluta dalla Svp, con la complicità dei Ds, potrebbe infatti prevedere  che i pochi binari previsti possano attraversare Bolzano in sotterranea (come a Varsavia) o in sopraelevata (come a New York) creando un’unica area tra il centro storico e i Piani. Una catastrofe per gli speculatori.

Commenta per primo

Lascia un commento