NUOVI GUAI PER SANDRO TONALI/ Caso scommesse: squalificato per 10 mesi dalla FIGC, l’ex centrocampista del Milan oggi al Newcastle, ora è nel mirino della Football Association

di FABIO CAMILLACCI/ Nuovi guai in vista per Sandro Tonali? Ricordiamo che l’ex centrocampista del Milan, oggi al Newcastle, è stato squalificato per 10 mesi dalla giustizia sportiva italiana nell’ambito del caso scommesse nel calcio: potrà tornare in campo solo a fine agosto. Adesso, però, sulla vicenda vuole vederci chiaro anche la Football Association e lo stesso Newcastle. La federcalcio inglese ha aperto ufficialmente un procedimento nei confronti del calciatore. Gli esperti dicono che si tratta di un passaggio pro forma, obbligato, perchè tutte le parti in causa hanno la necessità di capire con la maggiore precisione possibile quali sono i confini del “problema scommesse” del centrocampista.

Questi i principali interrogativi, le domande a cui dare una risposta. Tonali ha continuato a scommettere anche dopo il trasferimento in Inghilterra? Lo ha fatto sulla Premier League o sulla squadra per cui gioca dalla scorsa estate? E, ancora, il Milan sapeva della sua ludopatia prima della cessione ai bianconeri d’oltremanica? Intanto, il direttore sportivo del Newcastle, Dan Ashworth, in conferenza stampa ha detto: “Ne siamo venuti a conoscenza per la prima volta solo quando c’era una potenziale accusa sui social media. La Federazione Italiana si è recata a Coverciano per parlare con Sandro. Nelle 48 ore successive tutto si è svolto rapidamente e c’era il rischio che potesse essere accusato. Il nostro primo pensiero è stato proteggere il nostro giocatore, fa parte della nostra famiglia, e dargli l’aiuto e il sostegno di cui aveva bisogno. Volevamo capire esattamente cosa fosse successo e lavorare in modo trasparente con le autorità. Anche Sandro voleva farlo fin dall’inizio”.

L’interesse del club britannico. Di fatto, al Newcastle la questione interessa su più versanti: un controllo interno, l’eventuale riduzione dello stipendio del giocatore, un’ulteriore squalifica, il rapporto con il Milan. Il Newcastle in primo luogo vuole cercare di capire perché nessuno nello staff si è accorto della ludopatia del ragazzo quando il profilo del futuro acquisto è stato sviscerato sotto ogni aspetto, o quasi. In tal senso il direttore sportivo ha precisato: “Tutto quello che possiamo fare è esaminare la nostra indagine interna e il nostro processo interno”.

L’interesse della FA. La federazione inglese, invece, vuole appurare se Tonali abbia continuato o meno a scommettere anche dopo il trasferimento in Premier League. Le sfumature sono tante: può aver giocato su campionati esteri, su quello inglese o addirittura sulla propria squadra; in ogni caso eventuali riscontri porterebbero a una sanzione aggiuntiva rispetto a quella stabilita in Italia. Per avere un termine di paragone, il calciatore che finora ha pagato di più è Ivan Toney del Brentford, squalificato per otto mesi per aver scommesso per più anni sul proprio campionato e sulla propria squadra.

La questione stipendio. Resta in sospeso anche la questione dello stipendio, perché molto dipenderà da possibili novità nel caso. Su questo punto il ds Ashworth ha spiegato: “Potreste vederla in questo modo. All’interno del contratto c’è sempre una certa flessibilità. Dipende da come reagiscono i giocatori quando infrangono una regola, per esempio. Come club, sappiamo in che maniera Sandro ha agito da quando è scoppiata la questione”.

Capitolo Milan. Sul club da cui in estate fu acquistato Sandro Tonali Dan Ashworth ha sintetizzato così: “È davvero difficile per me entrare nel merito di ciò che gli altri club sanno o non sanno. È una domanda davvero difficile a cui rispondere, semplicemente non lo so”. Chiaramente il club sta cercando di capire se ci sono margini per difendersi sul piano economico, ma l’ostacolo sarebbe non soltanto sapere se il Milan era a conoscenza del problema quando ha ceduto a peso d’oro il giocatore, quanto soprattutto avere le prove di questa consapevolezza. A oggi non ci sono prove e il Milan in una nota ufficiale precisa: “Abbiamo appreso per la prima volta di questa vicenda dai media e quello che sappiamo è solo ciò che abbiamo letto. Non siamo a conoscenza di ulteriori fatti”. Una cosa è certa, il caso Tonali non è finito con la condanna italiana.

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