MOTOGP, SPAGNA/ Valentino Rossi come Francesco Totti: un immortale dello sport. Il “Dottore” a Jerez si prende la sua rivincita su Lorenzo e Marquez

yamahadi Fabio Camillacci/

Il Dottore come il Capitano. Valentino Rossi come Totti. Il centauro 37enne come il quasi 40enne alfiere della Roma. Due immortali del mondo dello sport. Oggi, Totti sempre più Re di Roma, Rossi re di Spagna. Chissà da quanto desiderava questo momento, Vale. Infatti quella di Jerez non è solo una vittoria che gli mancava da Silverstone dell’anno scorso, ma un trionfo che ha un gusto speciale, perché conquistato in terra “nemica” (seppur terra molto fertile di suoi tifosi), e con la soddisfazione di battere a domicilio i “nemici” Marquez e Lorenzo, al suo fianco in prima fila al via e piegati senza appello in gara. Il tutto, come detto, a 37 anni suonati. Rossi incasella così un’altra meraviglia, la numero 113 in carriera (-9 da Agostini, a vista e non più con un cuscinetto in doppia cifra; Ago era lì a guardare ammirato a bordo pista), conquistando il GP di Jerez, davanti a Lorenzo (100° podio in carriera per lui) e Marquez, ma soprattutto costringe alla resa, sia il leader del Mondiale 2016, sia il compagno con cui la rivalità è sempre più aperta.

Vale intramontabile. A Jerez, Rossi ha ricordato la sua migliore versione del 2015, vista ad Assen, quando controllò la situazione per tutto il week end e si impose alla grande. Aveva messo le cose in chiaro in qualifica: una pole altisonante, frutto di un giro eccelso e i rivali a incassare. La premessa del suo eccellente stato di forma, che quest’anno è anche supportato dalle nuove gomme, con cui il talento del “Dottore” si sposa al meglio. Per vincere ha copiato il “Lorenzo style”, sgasata al via, copertura eccezionale delle linee nelle prime battute e poi un ritmo sempre più incalzante a piegare la resistenza. Di tutti. Arrivati a distanza di sicurezza. Dopo metà gara Lorenzo prova la rimonta che però viene smorzata da Rossi, e deve così accontentarsi di un 2° posto che gli consente di portarsi a -17 da Marquez in classifica piloti. Quel Marquez oggi  3° dopo un brillante warm up.

Ducati sfortunata. Dovizioso frenato da un problema tecnico al 12° giro, mentre cercava di trarre il meglio da una “Rossa” che incassa una battuta d’arresto non ricompensata dal 7° posto di Iannone. Ai piedi del podio Pedrosa, davanti alle Suzuki di Aleix Espargaro, 5°, e Vinales, 6°. Ottimo 9° Laverty, con la Ducati GP14.2, a punti l’Aprilia con il 15° di Bradl.

Il GP di Spagna. Lo scatto migliore al via è di Rossi, che si porta dietro Lorenzo, con Pedrosa che riesce a mettersi davanti al compagno Marquez grazie a uno spunto eccellente. Vale non solo chiude in modo magistrale le traiettorie a Lorenzo, ma allunga pure, con Marquez che si libera di Pedrosa e prova a risalire. Valentino sale a 1″2 di margine al 7° giro, 1″5 all’8°, 1″9 al 9°, 2″1 al 10°, 3″ al 15°, per poi iniziare a calare, con Lorenzo che recuperava decimi al giro. Il duello è fra loro due, con Marquez che non ha il passo e gli altri lontani. A 8 giri dalla fine Rossi ha ancora 2″ di margine che però riesce a incrementare fino agli oltre 4″ del finale . Un crescendo rossiniano. Un po’ quella che potrebbe essere la colonna sonora del Mondiale 2016 del “Dottore”.

Commenta per primo

Lascia un commento