Maxiattacco di pirati informatici negli Usa: due ore di blackout sui grandi siti web

cyberattacco_corea_sudUn maxi attacco cibernetico  ha colpito il traffico di centinaia di importanti siti web americani – soprattutto per gli utenti internet della costa est degli Stati Uniti – tra cui quelli di Twitter, Financial Times, Spotify, Reddit, e-Bay e New York Times.

Il blocco causato da questo cyber attacco, presumibilmente compiuto da hacker super attrezzati, è durato circa due ore, dopo di che il traffico è ripreso regolarmente. Lo rende noto la società Dyn, i cui server sono stati presi di mira – si spiega – da pirati informatici che hanno mandato in tilt il sistema provocando un sovraccarico di traffico.

A luglio ci fu un attacco di hacker alla portaerei “Ronald Reagan”.  Il Financial Time riporta proprio oggi le rivelazioni di  una società di sicurezza informatica americana, la FireEye, secondo cui  gli hacker cinesi avrebbero attaccato i funzionari di governo che si trovavano sulla portaerei “Ronald Reagan”, inondandoli di mail infette, l’11 luglio scorso, il giorno prima della controversa sentenza del tribunale dell’Aia sul Mar Cinese Meridionale. La portaerei in quei giorni era di pattuglia nella zona contesa.

L’attacco è responsabilità di un gruppo di hackeraggio basato in Cina, afferma la FireEye, pur ammettendo di non avere prove che l’operazione nasca dal governo di Pechino. La giustizia Usa, che ha comunque preso in mano il dossier, secondo il Ft, ritiene che siano implicati dirigenti militari cinesi.

Secondo gli esperti di FireEye – citati dal Financial Times – il malware (di tipo Enfal) aveva l’istruzione di carpire informazioni e scaricare sul sistema della portaerei americana altri virus e cavalli di Troia. Ed è penetrato attraverso una email, indirizzata ai membri di una delegazione di un governo straniero che lo scorso 11 luglio doveva visitare la Uss Ronald Reagan, che era in navigazione in pattugliamento nel mar cinese del sud per garantire “che il mare restasse aperto a tutti”.

Secondo la compagnia di sicurezza informatica Usa, l’obiettivo era quello di carpire informazioni su manovre e spostamenti della Reagan, e sui suoi sistemi di comando e controllo oltre che informazioni di livello politico. Non è un caso, secondo gli esperti, che il cyberattacco mirato sia avvenuto il giorno prima che la Corte arbitrale dell’Onu per la Legge del Mare emettesse una sentenza che negava qualsiasi fondamento giuridico ai “diritti storici” rivendicati da Pechino su gran parte del Mar Cinese del Sud e delle isole, contese con Giappone, Filippine, Vietnam fra gli altri: sentenza che sollevò l’ira di Pechino.

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