Le due verità di Berdini per i suoi giudizi sulla sindaca

di LUCA DELLA MONICA – L’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Paolo Berdini non si rese conto che la sua conversazione con il cronista della Stampa Federico Capurso (in cui denigrava la sindaca Virginia Raggi e le attribuiva come “amante” il funzionario del Campidoglio Salvatore Romeo) era stata registrata, perciò in un primo momento l’aveva smentita. Poi però, dopo che era stata diffusa la registrazione con le sue parole, aveva ammesso di aver parlato a ruota libera, si era scusato con la Raggi e si era persino dato del cretino. Ma ora la sua posizione si è aggravata perché un altro giornalista della Stampa, Mattia Feltri, figlio di Vittorio Feltri, direttore di “Libero“, ha pubblicato sul suo blog una “coda” di quella registrazione da cui si evince che Berdini era perfettamente consapevole di parlare con un giornalista, tant’è che gli diceva: «Mo’ fa’ conto quello che penso io, che rimane veramente fra noi, poi lo utilizzi: un anonimo che ti ha detto… Cioè questi (Raggi e Romeo, ndr) erano amanti». L’assessore cerca ancora di giustificassi dichiarando all’ANSA:  «I colloqui con questa persona (Capurso, ndr) sono stati due: uno appena finito il convegno al quale stavo partecipando; il secondo colloquio è avvenuto fuori, mi stava aspettando. E’ lì che si è qualificato anche come giornalista. Ma non mi ha mai detto che stava registrando». E aggiunge un particolare abbastanza strano: «All’inizio del primo colloquio il giornalista si è avvicinato insieme ad alcuni del M5s miei amici».

Bisogna attendersi altri particolari inquietanti?

Intanto Salvatore Romeo (il funzionario del Comune di Roma che era stato nominato  capo della segreteria del sindaco da Virginia Raggi) ha annunciato su Facebook di aver modificate le polizze intestate alla Raggi. «Durante la settimana – scrive – ho modificato l’intestazione delle polizze vita che avevo stipulato indicando come beneficiaria in caso di mia morte Virginia Raggi, così come lei aveva pubblicamente richiesto il giorno in cui è venuta a sapere che avevo sottoscritto diverse polizze aventi come beneficiari alcuni miei amici. Come già detto, mi dispiace profondamente aver creato ulteriore disagio e imbarazzo alla Sindaca, a persone ed amici totalmente all’oscuro delle mie scelte: i miei investimenti finanziari, i miei conti e le mie attività riguardano esclusivamente me. Ho chiarito quanto dovevo con i magistrati».

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