L’anarchico Alfredo Cospito ha sospeso (dopo circa 6 mesi di digiuno in carcere) lo sciopero della fame contro le restrizioni previste dall’articolo 41bis

Alfredo Cospito in una foto scattata il 30 ottobre 2013 a Genova da Luca Zennaro per l’Ansa

Dopo quasi 6 mesi di digiuno contro le restrizioni in carcere previste dall’articolo 41bis l’anarchico  Alfredo Cospito ha deciso di interrompere lo sciopero della fame in seguito alla   decisione della Corte costituzionale sul suo caso. Lo ha comunicato lui stesso su uno dei modelli prestampati a disposizione dei detenuti e in cui ha scritto: “Dichiaro di interrompere lo sciopero della fame”, avvisando così i vertici del Dap, del carcere di Opera e del Tribunale di Sorveglianza di Milano.

Alfredo Cospito però ha anche presentato un nuovo ricorso alla Corte di Strasburgo, questa volta contro il regime del 41bis. Lo ha annunciato l’avvocata Antonella Mascia, che fa parte del suo collegio di difesa: nel ricorso sostiene che sono stati violati diversi suoi diritti di detenuto, tra cui quello di non essere sottoposto a maltrattamenti, perché “il regime differenziato applicato a Cospito è disumano per il suo carattere afflittivo, la sua illegittimità e sproporzione”.

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