La transessuale peruviana riconosce i 4 violentatori della turista polacca a Rimini

La prostituta transessuale peruviana ha riconosciuto senza ombra di dubbio i quattro del branco che l’ha aggregata nella notte del doppio stupro a Miramare, tra sabato e domenica scorsi.

Il luogo dove la coppia di turisti polacchi è stata aggredita da 4 uomini, lei violentata e lui rapinato e picchiato, a Miramare di Rimini

Negli ambienti investigativi vige il massimo riserbo ma sembra che la transessuale abbia visto le immagini elaborate dalla polizia scientifica e squadra mobile e abbia senza dubbio identificato chi l’ha stuprata, dopo aver violentato a turno una turista polacca e aggredito l’amico sulla spiaggia del Bagno 130 di Miramare.
Intanto in queste ore in tribunale a Rimini si sta tenendo un incontro tra squadra mobile magistrati italiani e polacchi. Le autorità polacche con rogatoria internazionale hanno chiesto di poter accedere gli atti. I due turisti polacchi (ancora in ospedale, pare saranno dimessi lunedì) saranno nuovamente verbalizzati dagli agenti italiani e polacchi.

Nuova denuncia (da verificare).  Un altro intervento delle forze dell’ordine la scorsa notte a Rimini per una presunta aggressione sessuale che ha contorni tutti da chiarire. Verso le 5.30 sul lungomare di Marina Centro una ragazza ha infatti chiamato il numero di emergenza asserendo di subire un’aggressione a sfondo sessuale. Sul posto sono arrivati carabinieri e polizia che hanno trovato la ragazza con un uomo.
I due apparentemente si stavano scambiando effusioni consensuali. Gli approfondimenti del caso sono stati affidati ai carabinieri che hanno portato sia la ragazza che l’uomo in caserma.
In Questura invece sono state portate tre persone arrestate per droga a Miramare e due tunisini clandestini rintracciati dai nuclei del reparto mobile cinofili e volanti al Bagno 140, non lontano dal luogo dell’aggressione ai turisti polacchi.

La protesta a Bologna contro “Lai Momo”. Forza Nuova Bologna ha fatto un blitz ieri in via Boldrini, in centro città, davanti a una delle sedi di Lai Momo, la cooperativa di accoglienza per migranti in cui lavorava (ora è sospeso) il mediatore culturale pakistano Abid Jee, autore delle frasi choc sullo stupro “peggio solo all’inizio”, post su Facebook poi rimosso, commentando il doppio stupro di branco a Rimini.
Fn “oggi pretende con forza – scrive in una nota – che questo personaggio venga allontanato dall’Italia, perché tragedie come quella di Rimini non tornino a ripetersi”.

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