Inchiesta sugli appalti in Calabria: 16 provvedimenti del Gip, obbligo di dimora per il presidente della Regione, Oliverio, in sciopero della fame

Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio (foto archivio Ansa di Fabio Campana)

Il gip distrettuale di Catanzaro ha emesso un provvedimento di obbligo di dimora nel comune di residenza per il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, eletto nelle file del Pd. L’accusa è abuso di ufficio.

Il provvedimento è stato emesso nell’ambito dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Cosenza in materia di appalti pubblici. Al momento non è noto il reato che viene ipotizzato nei confronti del Governatore calabrese.

L’inchiesta sugli appalti pubblici coordinata dalla Dda di Catanzaro riguarda, secondo quanto si è appreso, due appalti, uno sul Tirreno Cosentino, ed uno per un impianto sciistico in Sila. Nei confronti di alcuni indagati viene ipotizzata anche l’aggravante dell’articolo 7 per avere agevolato la cosca di ‘ndrangheta Muto di Cetraro.

Complessivamente sono 16 le misure emesse dal gip distrettuale su richiesta della Procura distrettuale antimafia catanzarese al termine delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria diretto dal colonnello Michele Merulli: due di esse riguardano l’ex sindaco di Pedace Marco Oliverio (obbligo di dimora) e l‘imprenditore Giorgio Barbieri, già arrestato nel febbraio dello scorso anno nell’ambito di un’altra inchiesta perché accusato di essere intraneo alla cosca Muto.

Il procuratore antimafia, Gratteri, ha detto che il suo ufficio aveva chiesto per Oliverio gli arresti domiciliari. Ma il presidente della Regione ritiene ingiusta l’accusa nei suoi confronti e a sostegno della sua difesa ha deciso di iniziare uno sciopero della fame.

Commenta per primo

Lascia un commento