Il senatore Pd Gotor attacca Renzi: “Ora basta con le bufale populiste”

Foto Fabio Cimaglia / LaPresseRoma 19-01-2015PoliticaSenato. Conferenza stampa della minoranza PD sulla riforma della legge elettoraleNella foto Miguel GotorPhoto Fabio Cimaglia / LaPresseRome 19-01-2015PoliticSenate. Press conference of minority PD on electoral law reformIn the photo Miguel Gotor
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Un duro attacco ai penosi artifizi e alle capriole cui sta ricorrendo in questi giorni Matteo Renzi per convincere la gente a votare sì al referendum sulla riforma della Costituzione è arrivato dal senatore della minoranza Pd Miguel Gotor, uno dei due membri della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai dimessisi per protesta contro l’epurazione dei direttori dei telegiornali. Gotor si riferisce in particolare all’annuncio di ieri del premier, che ha sostenuto di voler “destinare ai poveri” i presunti 500 milioni che, a suo dire, verrebbero risparmiati con la riforma.

“Matteo Renzi dovrebbe rispettare di più i parlamentari del proprio partito, che in due anni hanno votato al Senato oltre 50 fiducie all’esecutivo, alcune delle quali dolorosissime come quella sulla scuola. Invece di preoccuparsi di tenere unito il partito di cui è segretario egli continua a seminare veleno accusandoci di voler “bertinotteggiare””, ha detto Gotor. “Attenzione però: siamo sicuri – aggiunge – che Renzi sia la persona più indicata ad accusare qualcuno di voler far cadere il premier del proprio partito? Crede forse che gli italiani si siano dimenticati la storia del governo Letta e il suo ormai proverbiale #Enricostaisereno? Evidentemente il premier, a corto di argomenti più convincenti e al netto della bufala populista sul taglio dei 500 milioni da distribuire ai poveri, pensa di riproporre anche per la campagna referendaria lo schema del “nemico interno”. Ma allora è proprio vero che la sconfitta delle amministrative non gli ha insegnato nulla: della serie, continuiamo così, facciamoci del male”.

 

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