Il governo italiano all’Austria: “Mossa elettorale al Brennero, flusso migranti sotto controllo”

Riot Austrian police line up to face protesters (not pictured) during a rally against the Austrian government's planned re-introduction of border controls at the Brenner Pass, Austria, 24 April 2016. ANSA/JAN HETFLEISCH

Una mossa preelettorale o una decisione motivata? Sta di fatto che il governo austriaco ha deciso – proprio alla vigilia del voto di ballottaggio  in corso oggi (domenica 21 maggio) – di schierare da martedì prossimo 80 poliziotti al Brennero, al confine con l’Italia, per controllare il flusso dei migranti.

Secondo il governo italiano è una mossa preelettorale: lo dice esplicitamente il sottosegretario all’Interno con delega all’immigrazione Domenico Manzione, affermando che “abbiamo grande rispetto per le campagne elettorali degli altri Paesi, ma abbiamo soprattutto grande rispetto per la verità”. E sostiene che “le dichiarazioni del presidente del Land Tirolo, Gunther Platter, sulle promesse che l’Italia non avrebbe mantenuto a proposito dei controlli sui migranti al Brennero, non trovano conforto nei dati e spiace che vengano da un’autorità che ha concordato con noi la strategia di intervento”. “Per i flussi alla frontiera – precisa Manzione – abbiamo pattuglie miste che controllano i treni. Abbiamo mandato 50 uomini in più per potenziarle. I numeri delle persone intercettate è assai modesto”. E cita le cifre di ieri: “14 persone in tutto di cui 5 richiedenti asilo in altri Paesi, 4 espulsi dall’Italia, 2 minori, un arrestato, 2 riammessi dall’Austria. Quindi questi ultimi sarebbero i soli ad avere attraversato la frontiera irregolarmente”.

L’Austria invece è del parere che vi sarebbe stato un intensificarsi dell’afflusso dei profughi al confine del Brennero negli ultimi giorni, perciò dal 24 maggio intende schierare 80 poliziotti al confine italo-austriaco. Mentre in un primo momento le rassicurazioni di maggiori controlli da parte dell’Italia avevano tranquillizzato gli austriaci, che avevano iniziato a costruire una struttura di recinzione per provvedere ai controlli, ora, con l’arrivo di gruppi di profughi che cercano di varcare il confine perlopiù a piedi, la situazione sembra mutare. Il ministro degli interni austriaco Wolfgang Sobotka avrebbe assicurato al presidente del Land Tirolo Günther Platter che da martedì al Brennero ci saranno 80 poliziotti in più per svolgere quei controlli che attualmente si possono svolgere nei limiti degli accordi di Schengen.

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