FESTIVAL DI DANZA/ Prima romana per Abbondanza-Bertoni

di FEDERICO BETTA – 

Fino al 27 luglio è in scena al Teatro Vascello di Roma Fuori Programma – Festival Internazionale di Danza diretto da Valentina Marini e prodotto dal European Dance Alliance in collaborazione col Vascello. Con due prime regionali, una prima romana, due prime nazionali e un debutto assoluto, la rassegna propone sei spettacoli offrendo al pubblico coreografie diverse per provenienza e sensibilità.

Dopo One, One & One della Vertigo Dance Company di Gerusalemme e We love arabs dell’israeliano Hillel Kogan, è stata la volta di Don’t talk to me in my sleep della coreografa serba attiva in Olanda Dunja Jocic.

Tra gli italiani, la storica e apprezzata Compagnia Abbondanza-Bertoni ha presentato Der Tod und das Maedchen, una riflessione sulla musica di Schubert con tre ballerine in scena.

I corpi energici e flessuosi di Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas e Claudia Rossi Valli, si muovono completamente nudi in uno spazio nero immerso nel fumo. Grazie a una coreografia millimetrica e alla bravura delle danzatrici, prende vita un balletto viscerale, tra delicatezza e irruenza, che rimodella le infinite variazioni del quartetto d’archi di Schubert. Grazie all’alternanza tra i corpi vivi e la grandiosa proiezione in bianco e nero sul fondale, il piano d’ascolto e visione di musica e danza si moltiplica, creando uno spazio intermedio di riflessione.

La preparazione delle danzatrici, rappresentata su schermo, si scioglie nel corso dello spettacolo in una vera e propria duplicazione di quella che i registi Michele Abbondanza e Antonella Bertoni chiamano “stenografia” coreografata. Il movimento dal vivo, che riproduce i toni e gli scarti musicali fino all’ossessione, ne risulta così sempre distorto in un rimando a un prima o a un dopo mai veramente accaduto o sempre presente. Le fanciulle sul palco vivono quindi nella continua invadente presenza del loro nemico, quella morte amica che impone continuamente di ricominciare.

Prossime date da non perdere sono il 25 luglio con la prima assoluta Full Moon di Mauro Astolfi e la chiusura della rassegna il 27 luglio, con il nuovo lavoro di Roberto Zappalà, Corpo a corpo (Prima meditazione su Caino e Abele).

Commenta per primo

Lascia un commento